This paper illustrates the results of a research on time gestures used by teachers and students in classes of Italian as a foreign language. Through a multimodal analysis of 90 videorecorded and transcribed units of classroom interaction (of 5 minutes each, for a total of 8 hours of interaction), the Authors have isolated and analyzed the cases in which verbal and/or non verbal references to time are present in the interaction, in order to investigate frequency, type and functions of temporal gestures, as relevant factors for students’ comprehension and language acquisition. The gestures collected are all “illustrators” (Ekman e Friesen, 1969), both iconic or metaphoric (McNeill, 2005). The majority co-occurr with verbal expressions referred to the past and, less often, to the future and to the present. They are all performed along the sagittal ax, which identifies the past behind the speaker and the future in front of him, while the present corresponds to the very place where the speaker stands (a typical Italian time-space representation, also present in the Italian Sign Language and in De Iorio 1832). Finally, the use of time gestures by teachers of Italian as a foreign language seems to confirm what suggested by Abner et al. (2015), i.e. that their main purpose is to facilitate the learners to have access to vocabulary and to complex concepts.

Questo articolo illustra i risultati di una ricerca sui gesti di tempo usati da docente e allievi in classi di italiano come lingua straniera. Attraverso un’analisi multimodale di 90 unità videoregistrate e trascritte di interazioni in classe (di 5 minuti ciascuna, per un totale di 8 ore circa di interazione), le Autrici hanno isolato e analizzato i casi in cui nell’interazione sono presenti riferimenti temporali in forma verbale e/o non verbale, allo scopo di indagare la frequenza, il tipo e le funzioni dei gesti di tempo, in quanto fattori rilevanti per la comprensione e l’acquisizione linguistica degli studenti. I gesti individuati sono tutti illustratori (Ekman e Friesen, 1969), del tipo iconico o metaforico (McNeill, 2005). La maggior parte co-occorrono con espressioni verbali riferite al passato e, in misura minore, al futuro e al presente. Tutte le volte che il docente li utilizza, lo fa ricorrendo all’asse sagittale, che individua il passato dietro al parlante e il futuro davanti, mente il presente corrisponde al punto stesso in cui il parlante si trova: questo abbinamento fra il tempo e lo spazio articolato sull’asse fronte/retro rispetto al parlante caratterizza la cultura italiana, come dimostrano anche i gesti corrispondenti della Lingua Italiana dei Segni e le osservazioni già presenti in De Iorio (1832). Non si tratta però di una modalità universale, come dimostrano gli studi realizzati in contesti geografici diversi. Infine, l’uso in classe di gesti temporali da parte dei docenti di italiano L2 sembra confermare quanto ipotizzato da Abner et al. (2015), ovvero che questi se ne servano per facilitare negli apprendenti l’accesso lessicale e la comprensione di concetti complessi.

Gesti di tempo nella classe di italiano L2

Diadori P;
2018-01-01

Abstract

This paper illustrates the results of a research on time gestures used by teachers and students in classes of Italian as a foreign language. Through a multimodal analysis of 90 videorecorded and transcribed units of classroom interaction (of 5 minutes each, for a total of 8 hours of interaction), the Authors have isolated and analyzed the cases in which verbal and/or non verbal references to time are present in the interaction, in order to investigate frequency, type and functions of temporal gestures, as relevant factors for students’ comprehension and language acquisition. The gestures collected are all “illustrators” (Ekman e Friesen, 1969), both iconic or metaphoric (McNeill, 2005). The majority co-occurr with verbal expressions referred to the past and, less often, to the future and to the present. They are all performed along the sagittal ax, which identifies the past behind the speaker and the future in front of him, while the present corresponds to the very place where the speaker stands (a typical Italian time-space representation, also present in the Italian Sign Language and in De Iorio 1832). Finally, the use of time gestures by teachers of Italian as a foreign language seems to confirm what suggested by Abner et al. (2015), i.e. that their main purpose is to facilitate the learners to have access to vocabulary and to complex concepts.
2018
Questo articolo illustra i risultati di una ricerca sui gesti di tempo usati da docente e allievi in classi di italiano come lingua straniera. Attraverso un’analisi multimodale di 90 unità videoregistrate e trascritte di interazioni in classe (di 5 minuti ciascuna, per un totale di 8 ore circa di interazione), le Autrici hanno isolato e analizzato i casi in cui nell’interazione sono presenti riferimenti temporali in forma verbale e/o non verbale, allo scopo di indagare la frequenza, il tipo e le funzioni dei gesti di tempo, in quanto fattori rilevanti per la comprensione e l’acquisizione linguistica degli studenti. I gesti individuati sono tutti illustratori (Ekman e Friesen, 1969), del tipo iconico o metaforico (McNeill, 2005). La maggior parte co-occorrono con espressioni verbali riferite al passato e, in misura minore, al futuro e al presente. Tutte le volte che il docente li utilizza, lo fa ricorrendo all’asse sagittale, che individua il passato dietro al parlante e il futuro davanti, mente il presente corrisponde al punto stesso in cui il parlante si trova: questo abbinamento fra il tempo e lo spazio articolato sull’asse fronte/retro rispetto al parlante caratterizza la cultura italiana, come dimostrano anche i gesti corrispondenti della Lingua Italiana dei Segni e le osservazioni già presenti in De Iorio (1832). Non si tratta però di una modalità universale, come dimostrano gli studi realizzati in contesti geografici diversi. Infine, l’uso in classe di gesti temporali da parte dei docenti di italiano L2 sembra confermare quanto ipotizzato da Abner et al. (2015), ovvero che questi se ne servano per facilitare negli apprendenti l’accesso lessicale e la comprensione di concetti complessi.
Gesti di tempo, italiano L2, interazione in classe
Temporal gestures, italian as a second language, classroom interaction
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