Nell’ambito della linguistica educativa e con particolare riferimento all’apprendimento/insegnamento dell’italiano L2, la didattica della grammatica ha tradizionalmente rivestito un ruolo di primaria importanza. Anche dopo il superamento degli approcci glottodidattici di tipo formalistico che vedevano una sostanziale identità tra l’insegnamento della lingua e la riflessione sulle sue strutture, la grammatica ha continuato a essere molto rilevante nell’insegnamento linguistico, per quanto questo sia innegabilmente più incentrato, rispetto al passato, su aspetti pragmatici, con finalità prevalentemente comunicative (Consiglio d’Europa 2002). Nell’insegnamento della grammatica dell’italiano L2 sono identificabili due approcci sostanzialmente diversi: quello di tipo deduttivo, che in linea di massima prevede le fasi di presentazione della regola da parte del docente, la memorizzazione della regola da parte dello studente, varie esercitazioni (prevalentemente scritte) mirate al fissaggio della regola e alla presentazione di eventuali eccezioni; quello di tipo induttivo, invece, che propone un percorso opposto procedendo in genere dall’osservazione delle strutture presenti all’interno di testi e guidando l’apprendente verso la riflessione sulle forme e la loro sistematizzazione. A partire da questo quadro di sfondo, e operando un confronto con le più diffuse modalità di trattamento della grammatica nei manuali didattici cartacei (Troncarelli 2016), nel presente articolo viene preso in considerazione il ruolo che possono rivestire le tecnologie educative. Si è voluto in particolare mettere in evidenza come l’uso delle tecnologie non implichi di per sé una facilitazione nella realizzazione di un approccio induttivo, specialmente nei contesti di insegnamento che devono prevedere una parte consistente della comunicazione in modalità asincrona. In questi casi, infatti, ci si imbatte nella sostanziale impossibilità di prevedere l’interazione tra pari e tra studenti e docente in uno stesso momento, aspetto che rappresenta una condizione imprescindibile per mettere in atto le fasi di riflessione metalinguistica secondo un approccio induttivo (focalizzazione sull’aspetto linguistico di interesse; elicitazione di ipotesi; ritorno al testo input e verifica delle ipotesi; confronto tra pari o in plenum; sistematizzazione della regola). Nell’articolo, dopo aver dato conto delle possibili limitazioni, determinate principalmente dalla comunicazione asincrona caratterizzante gli ambienti di apprendimento digitale, si pone l’accento sul l’importanza fondamentale della interattività tra lo studente e i materiali digitali proposti. Tali materiali se adeguatamente realizzati, grazie all’uso di video e immagini interattive, opportune strategie di noticing e arricchimento dell’input, possono riprodurre i momenti di un approccio induttivo e determinare un alto livello di engagement dello studente anche nelle fasi di riflessione metalinguistica e apprendimento della grammatica.
Il ruolo delle tecnologie educative nella didattica della grammatica in italiano L2
La Grassa M
2017-01-01
Abstract
Nell’ambito della linguistica educativa e con particolare riferimento all’apprendimento/insegnamento dell’italiano L2, la didattica della grammatica ha tradizionalmente rivestito un ruolo di primaria importanza. Anche dopo il superamento degli approcci glottodidattici di tipo formalistico che vedevano una sostanziale identità tra l’insegnamento della lingua e la riflessione sulle sue strutture, la grammatica ha continuato a essere molto rilevante nell’insegnamento linguistico, per quanto questo sia innegabilmente più incentrato, rispetto al passato, su aspetti pragmatici, con finalità prevalentemente comunicative (Consiglio d’Europa 2002). Nell’insegnamento della grammatica dell’italiano L2 sono identificabili due approcci sostanzialmente diversi: quello di tipo deduttivo, che in linea di massima prevede le fasi di presentazione della regola da parte del docente, la memorizzazione della regola da parte dello studente, varie esercitazioni (prevalentemente scritte) mirate al fissaggio della regola e alla presentazione di eventuali eccezioni; quello di tipo induttivo, invece, che propone un percorso opposto procedendo in genere dall’osservazione delle strutture presenti all’interno di testi e guidando l’apprendente verso la riflessione sulle forme e la loro sistematizzazione. A partire da questo quadro di sfondo, e operando un confronto con le più diffuse modalità di trattamento della grammatica nei manuali didattici cartacei (Troncarelli 2016), nel presente articolo viene preso in considerazione il ruolo che possono rivestire le tecnologie educative. Si è voluto in particolare mettere in evidenza come l’uso delle tecnologie non implichi di per sé una facilitazione nella realizzazione di un approccio induttivo, specialmente nei contesti di insegnamento che devono prevedere una parte consistente della comunicazione in modalità asincrona. In questi casi, infatti, ci si imbatte nella sostanziale impossibilità di prevedere l’interazione tra pari e tra studenti e docente in uno stesso momento, aspetto che rappresenta una condizione imprescindibile per mettere in atto le fasi di riflessione metalinguistica secondo un approccio induttivo (focalizzazione sull’aspetto linguistico di interesse; elicitazione di ipotesi; ritorno al testo input e verifica delle ipotesi; confronto tra pari o in plenum; sistematizzazione della regola). Nell’articolo, dopo aver dato conto delle possibili limitazioni, determinate principalmente dalla comunicazione asincrona caratterizzante gli ambienti di apprendimento digitale, si pone l’accento sul l’importanza fondamentale della interattività tra lo studente e i materiali digitali proposti. Tali materiali se adeguatamente realizzati, grazie all’uso di video e immagini interattive, opportune strategie di noticing e arricchimento dell’input, possono riprodurre i momenti di un approccio induttivo e determinare un alto livello di engagement dello studente anche nelle fasi di riflessione metalinguistica e apprendimento della grammatica.File | Dimensione | Formato | |
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