Il presente contributo prende in esame il verso 73 di Inf., XXXIII, analizzandone gli elementi da un punto di vista lessicografico e storico-linguistico. In particolare, la ricerca è stata rivolta al verbo brancolare e alla dimensione di cecità entro la cui cornice il lemma dantesco va definito. Mediante un percorso diacronico ci si propone di illustrare, quindi, con maggiore precisione il significato del verso dantesco, alla luce della definizione del verbo brancolare e della condizione di cecità del conte Ugolino, che non pare tanto metaforica, quanto legata all’inedia subita.

«già cieco, a brancolar sovra ciascuno». Per un'analisi del verbo brancolare di Inf., XXXIII 73

Ester Baldi
2022-01-01

Abstract

Il presente contributo prende in esame il verso 73 di Inf., XXXIII, analizzandone gli elementi da un punto di vista lessicografico e storico-linguistico. In particolare, la ricerca è stata rivolta al verbo brancolare e alla dimensione di cecità entro la cui cornice il lemma dantesco va definito. Mediante un percorso diacronico ci si propone di illustrare, quindi, con maggiore precisione il significato del verso dantesco, alla luce della definizione del verbo brancolare e della condizione di cecità del conte Ugolino, che non pare tanto metaforica, quanto legata all’inedia subita.
2022
Dante, Boccaccio, Commedia, Decameron, Bonvesin, Storia della lingua italiana, Lessicografia, Filologia italiana, Storia della medicina, Inferno
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14091/9903
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