Working with images and texts: Elio Vittorini's Il Politecnico

Il Politecnico (1945–47) is the most relevant Italian cultural journal in the immediate aftermath of WWII. It is also the most anomalous; the systematic integration in its graphic layout of textual and visual elements made it more similar to the illustrated magazines of the time than to other cultural journals. The choice to present highbrow contents in a graphic layout associated with popular mass media served to complicate the already tricky relationship between the editor – the writer Elio Vittorini – and the intellectuals working in the cultural agencies planning the journal: the Italian Communist Party and the publishing house Einaudi. A reconstruction of the intellectual network surrounding Il Politecnico and of how it began shrinking during the months of its lifespan shows how this conflict developed and finally led to its closure.

«Il Politecnico» non è solo la più importante rivista culturale pubblicata in Italia negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, ma anche la più anomala: la sistematica integrazione di testi e immagini nella sua gabbia grafica conferisce al «Politecnico» un aspetto più simile a quello delle riviste illustrate contemporanee che delle altre riviste di cultura. La scelta di presentare contenuti d’avanguardia attraverso una grafica associata ai media più popolari ha contribuito a complicare la già complicata relazione tra il direttore del «Politecnico», lo scrittore Elio Vittorini, e gli intellettuali attivi nei centri culturali che avevano progettato la rivista, il PCI e la casa editrice Einaudi. La ricostruzione della rete intellettuale connessa al «Politecnico» e del suo graduale disfacimento nei mesi di vita della rivista mette in luce il dipanarsi del conflitto che portò alla chiusura della rivista.