Atlas. Il canone del Novecento

Il progetto curatoriale della mostra itinerante "Atlas. How to Carry the World on One’s back?", curata da Georges Didi-Huberman tra il Museo madrileno Reina Sofìa, il Museum für Neue Kunst di Karlsruhe, e la Sammlung Falckenberg di Amburgo, rappresenta il punto di partenza del contributo centrato sul concetto di montaggio come canone novecentesco. L'articolo prende in esame le riflessioni di grandi teorici del Novecento, da Benjamin a Ejzenstejn, che hanno “costruito” canoni il cui specifico risiedeva appunto nel montaggio, avvalorando così la tesi che tale procedimento possa essere interpretato, non solo come un principio compositivo centrato sulla riorganizzazione del visibile e sulla manipolazione formale, ma soprattutto come una vera e propria metodologia novecentesca di indagine storica. Didi-Huberman, più di cinquant’anni dopo, ne ha riproposto l’efficacia nella sua mostra itinerante, ereditandone ogni potenzialità.