During the nineteenth century autobiographical writings (autobiographies, memoirs, diaries, letters) deviate from the Rousseauian path and place at the centre of the stories the figure of the exile, of the stateless person, of the apatrida, of the refoulé, in which new problems and visions of the world are condensed. The narration of exile is from now an unsubstitutable part of life’s trajectory — enunciated for the first time from the highly symbolic nucleus of youth. It takes the form of an individual shipwreck and a forced expulsion from a repulsive and oppressive social fabric. But twentieth century dictatorships will generate new forms of exile, linked not only to political proscription — from confinement to expatriation — but to new strategies of racial persecution — from deportation to the Lager. This paper seeks to analyse how some autobiographical texts of Italian and Spanish exile in Argentina, highlight new semantic fields and new visions of the world beyond the appropriation of consolidated narrative strategies. Moreover, the testimonies of Italian Jews and Spanish political dissidents in Argentina are an essential tool for interpreting the phenomenon of migration and contemporary transnationalization and create the setting for a comprehensive debate on individual and collective identity

Nell’Ottocento le scritture dell’io (autobiografie, memorialistica, diari, epistolari) deviano il percorso rousseauiano e mettono al centro della storia la figura dell’esule, dell’apolide, dell’apatrida, del refoulé, in cui si condensano nuovi problemi e conseguenti visioni del mondo. La narrazione dell’esilio è ormai parte insostituibile della parabola vitale — enunciata per la prima volta sin dal nucleo altamente simbolico della gioventù. Essa assume le forme del naufragio individuale e dell’espulsione forzata da un tessuto sociale respingente e opprimente. Le dittature del Novecento genereranno, invece, nuove forme d’esilio, legate non solo alla proscrizione politica — dal confino all’espatrio–, bensì a nuove strategie di persecuzione razziale — dalla deportazione al Lager. Il presente contributo intende analizzare in che modo alcuni testi autobiografici dell’esilio italiano e spagnolo in Argentina, al di là dell’appropriazione di strategie narrative consolidate, evidenzino nuovi campi semantici e nuove visioni del mondo, inedite rispetto al passato. Le testimonianze degli italiani ebrei e dei dissidenti PAROLE CHIAVE Autobiografia; memorialistica; esilio; immigrazione in Argentina; ebrei italiani; dissidenti spagnoli; persecuzione razziale CONTACT Alejandro Patat patat@unistrasi.it Dipartimento d’Ateneo per la Didattica e la Ricerca, Università per Stranieri di Siena, P.zza Carlo Rosselli 27/28, 53100, Siena, Italia ROMANCE STUDIES https://doi.org/10.1080/02639904.2020.1860343 © 2021 Informa UK Limited, trading as Taylor & Francis Group politici spagnoli in Argentina sono una chiave d’interpretazione essenziale per il fenomeno della migrazione e della transnazionalizzazione contemporanea e disegnano ante litteram un articolato dibattito sull’identità individuale e collettiva.

L'io in esilio. Italiani e spagnoli in Argentina: studi di caso

Patat A.
2021-01-01

Abstract

During the nineteenth century autobiographical writings (autobiographies, memoirs, diaries, letters) deviate from the Rousseauian path and place at the centre of the stories the figure of the exile, of the stateless person, of the apatrida, of the refoulé, in which new problems and visions of the world are condensed. The narration of exile is from now an unsubstitutable part of life’s trajectory — enunciated for the first time from the highly symbolic nucleus of youth. It takes the form of an individual shipwreck and a forced expulsion from a repulsive and oppressive social fabric. But twentieth century dictatorships will generate new forms of exile, linked not only to political proscription — from confinement to expatriation — but to new strategies of racial persecution — from deportation to the Lager. This paper seeks to analyse how some autobiographical texts of Italian and Spanish exile in Argentina, highlight new semantic fields and new visions of the world beyond the appropriation of consolidated narrative strategies. Moreover, the testimonies of Italian Jews and Spanish political dissidents in Argentina are an essential tool for interpreting the phenomenon of migration and contemporary transnationalization and create the setting for a comprehensive debate on individual and collective identity
2021
Nell’Ottocento le scritture dell’io (autobiografie, memorialistica, diari, epistolari) deviano il percorso rousseauiano e mettono al centro della storia la figura dell’esule, dell’apolide, dell’apatrida, del refoulé, in cui si condensano nuovi problemi e conseguenti visioni del mondo. La narrazione dell’esilio è ormai parte insostituibile della parabola vitale — enunciata per la prima volta sin dal nucleo altamente simbolico della gioventù. Essa assume le forme del naufragio individuale e dell’espulsione forzata da un tessuto sociale respingente e opprimente. Le dittature del Novecento genereranno, invece, nuove forme d’esilio, legate non solo alla proscrizione politica — dal confino all’espatrio–, bensì a nuove strategie di persecuzione razziale — dalla deportazione al Lager. Il presente contributo intende analizzare in che modo alcuni testi autobiografici dell’esilio italiano e spagnolo in Argentina, al di là dell’appropriazione di strategie narrative consolidate, evidenzino nuovi campi semantici e nuove visioni del mondo, inedite rispetto al passato. Le testimonianze degli italiani ebrei e dei dissidenti PAROLE CHIAVE Autobiografia; memorialistica; esilio; immigrazione in Argentina; ebrei italiani; dissidenti spagnoli; persecuzione razziale CONTACT Alejandro Patat patat@unistrasi.it Dipartimento d’Ateneo per la Didattica e la Ricerca, Università per Stranieri di Siena, P.zza Carlo Rosselli 27/28, 53100, Siena, Italia ROMANCE STUDIES https://doi.org/10.1080/02639904.2020.1860343 © 2021 Informa UK Limited, trading as Taylor & Francis Group politici spagnoli in Argentina sono una chiave d’interpretazione essenziale per il fenomeno della migrazione e della transnazionalizzazione contemporanea e disegnano ante litteram un articolato dibattito sull’identità individuale e collettiva.
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