Riassunto: Il termine “ablativo assoluto”, per quanto è finora noto, ricorre per la prima volta nel Breviarium de dictamine di Alberico di Montecassino (XI sec.) e nelle anonime Rationes diversarum mutationum, così affini al Breviarium da poter essere attribuite alla medesima scuola se non addirittura ad Alberico stesso. Vi ricorre in relazione alla pratica scolastica delle commutationes, un esercizio retorico che consisteva nel trasformare una coppia di proposizioni coordinate, per es. ego lego et tu canis, in una struttura variegata grazie al costrutto assoluto: me legente tu canis. È stato più volte notato che termini e concetti dei trattati albericiani riecheggiano la descrizione di Prisciano di costrutti equiparabili, come sole ascendente dies fit. Tuttavia, pur essendo Prisciano l’indubbio modello, il punto di vista di Alberico è ormai radicalmente mutato. Nella mutata prospettiva, muta anche il valore di vecchi termini, mentre altri nuovi si affermano: tra questi, ablativus absolutus. Alberico se ne serve con disinvoltura e ciò lascia immaginare che potesse essere già in uso: almeno nell’interpretazione ‘non retto’ (dal verbo o da preposizione) absolutus è infatti attestato anche altrove. Abstract: As far as we know, the label ablativus absolutus first occurs in the Breviarium de dictamine by Alberic of Montecassino (XI century), as well as in the anonymous Rationes diversarum mutationum, whose affinities with the Breviarium suggest the ascription to the same school. These school texts give instructions on how to craft polished Latin sentences. Among the techniques which are suggested, there are transformations that consist in converting coordinated predications, such as ego lego et tu canis, into more varied, less plain structures, such as me legente tu canis. It has already been noted that terms and concepts in these treatises are taken from Priscian’s description of constructions such as sole ascendente dies fit. Nevertheless, the analysis of the two masters’ descriptions reveals that their viewpoints are different. In the changed perspective, the value of old terms also changes, while new ones arise: among them, ablativus absolutus. The fact that Alberic uses it without any gloss or explanation suggests that it may have already been in use: the term absolutus, at least in its interpretation as ‘not governed’ (by a verb or a preposition), is in fact also attested elsewhere.

A proposito del termine ‘ablativo assoluto’

Silvia Pieroni
2024-01-01

Abstract

Riassunto: Il termine “ablativo assoluto”, per quanto è finora noto, ricorre per la prima volta nel Breviarium de dictamine di Alberico di Montecassino (XI sec.) e nelle anonime Rationes diversarum mutationum, così affini al Breviarium da poter essere attribuite alla medesima scuola se non addirittura ad Alberico stesso. Vi ricorre in relazione alla pratica scolastica delle commutationes, un esercizio retorico che consisteva nel trasformare una coppia di proposizioni coordinate, per es. ego lego et tu canis, in una struttura variegata grazie al costrutto assoluto: me legente tu canis. È stato più volte notato che termini e concetti dei trattati albericiani riecheggiano la descrizione di Prisciano di costrutti equiparabili, come sole ascendente dies fit. Tuttavia, pur essendo Prisciano l’indubbio modello, il punto di vista di Alberico è ormai radicalmente mutato. Nella mutata prospettiva, muta anche il valore di vecchi termini, mentre altri nuovi si affermano: tra questi, ablativus absolutus. Alberico se ne serve con disinvoltura e ciò lascia immaginare che potesse essere già in uso: almeno nell’interpretazione ‘non retto’ (dal verbo o da preposizione) absolutus è infatti attestato anche altrove. Abstract: As far as we know, the label ablativus absolutus first occurs in the Breviarium de dictamine by Alberic of Montecassino (XI century), as well as in the anonymous Rationes diversarum mutationum, whose affinities with the Breviarium suggest the ascription to the same school. These school texts give instructions on how to craft polished Latin sentences. Among the techniques which are suggested, there are transformations that consist in converting coordinated predications, such as ego lego et tu canis, into more varied, less plain structures, such as me legente tu canis. It has already been noted that terms and concepts in these treatises are taken from Priscian’s description of constructions such as sole ascendente dies fit. Nevertheless, the analysis of the two masters’ descriptions reveals that their viewpoints are different. In the changed perspective, the value of old terms also changes, while new ones arise: among them, ablativus absolutus. The fact that Alberic uses it without any gloss or explanation suggests that it may have already been in use: the term absolutus, at least in its interpretation as ‘not governed’ (by a verb or a preposition), is in fact also attested elsewhere.
2024
participio, ablativus absolutus, transitio, retransitio, reconversio.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
4 Medioevo europeo 2024 con doi-153-172 Pieroni.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione 433.92 kB
Formato Adobe PDF
433.92 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14091/14741
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
social impact