Lo studio intende ricostruire come l'indagine fotografica di Laura Grisi (Rodi, 3 luglio 1939 – Roma, 6 dicembre 2017), tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, abbia contribuito a maturare la sua riflessione artistica sulla centralità dello sguardo, la cui fortuna espositiva ha avvio nel 1964 con la presentazione, nelle prime mostre in galleria, dei suoi lavori pittorici e plastici. Obiettivo di questa ricerca, certamente non esaustiva ma auspicabilmente foriera di ulteriori approfondimenti, è quello di riconoscere come la registrazione fotografica di viaggio – restituita nei libri "Pasos por Buenos Aires" (1958), "I denti del tigre" (1964), "I mille fuochi: dal Sahara al Congo"(1965) –, attenta alla prospettiva di genere nelle diverse comunità incontrate, abbia influenzato il pensiero dell’artista sulla non neutralità dell’immagine: abbia cioè evidenziato il potenziale traduttivo e interpretativo dell’obiettivo della macchina, al centro dei suoi primi lavori pittorici, attraverso cui poter affermare il proprio sguardo di donna occidentale su altre femminilità culturali, rappresentando così un precedente interessante in Italia per la riflessione femminista sulla fotografia come strumento di affermazione identitaria.

“Ritratti di donne: la “straniera” nell’opera fotografica di Laura Grisi”, in Piano B. Arti e culture visive, Storia, teoria e pratiche femministe nell’arte del XX secolo, a cura di C. Casero, R. Perna, 1, 8, 2023 (pubblicato il 19/06/2024). ISSN 2531-9876

Caterina Toschi
2023-01-01

Abstract

Lo studio intende ricostruire come l'indagine fotografica di Laura Grisi (Rodi, 3 luglio 1939 – Roma, 6 dicembre 2017), tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, abbia contribuito a maturare la sua riflessione artistica sulla centralità dello sguardo, la cui fortuna espositiva ha avvio nel 1964 con la presentazione, nelle prime mostre in galleria, dei suoi lavori pittorici e plastici. Obiettivo di questa ricerca, certamente non esaustiva ma auspicabilmente foriera di ulteriori approfondimenti, è quello di riconoscere come la registrazione fotografica di viaggio – restituita nei libri "Pasos por Buenos Aires" (1958), "I denti del tigre" (1964), "I mille fuochi: dal Sahara al Congo"(1965) –, attenta alla prospettiva di genere nelle diverse comunità incontrate, abbia influenzato il pensiero dell’artista sulla non neutralità dell’immagine: abbia cioè evidenziato il potenziale traduttivo e interpretativo dell’obiettivo della macchina, al centro dei suoi primi lavori pittorici, attraverso cui poter affermare il proprio sguardo di donna occidentale su altre femminilità culturali, rappresentando così un precedente interessante in Italia per la riflessione femminista sulla fotografia come strumento di affermazione identitaria.
2023
Laura Grisi, fotografia, culture extra-europee
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