In questo contributo di apertura del numero di Filosofi(e)Semiotiche sull’odio discorsivo, si vuole provare a descrivere l’evoluzione e lo stato attuale di questo settore di interesse filosofico: applicare uno sguardo sia diacronico che sincronico per tracciare l’evoluzione e i confini di un campo di ricerca relativamente giovane e decisamente dinamico. Questo obiettivo viene perseguito in primo luogo definendo il quadro filosofico novecentesco in cui questi studi si collocano e ripercorrendo la nascita e l’evoluzione, in questo contesto, dei primi lavori che in ambito internazionale si sono posti il problema dell’odio discorsivo e della violenza verbale. Nella seconda parte dell’articolo ci si concentrerà, invece, sulla situazione italiana ricostruendo i principali approcci metodologici con cui nel nostro paese le scienze del linguaggio stanno lavorando su questo argomento. Una ricchezza di approcci e di quadri metodologici che, come si mostrerà nelle prossime pagine, arrivano sì a conclusioni distinte, ma articolabili tra loro e in grado di fornire un’immagine coerente di questo fenomeno

Le forme simboliche, l’odio e la violenza: le scienze del linguaggio e l’enigma dell’odio discorsivo

Orlando Paris
2024-01-01

Abstract

In questo contributo di apertura del numero di Filosofi(e)Semiotiche sull’odio discorsivo, si vuole provare a descrivere l’evoluzione e lo stato attuale di questo settore di interesse filosofico: applicare uno sguardo sia diacronico che sincronico per tracciare l’evoluzione e i confini di un campo di ricerca relativamente giovane e decisamente dinamico. Questo obiettivo viene perseguito in primo luogo definendo il quadro filosofico novecentesco in cui questi studi si collocano e ripercorrendo la nascita e l’evoluzione, in questo contesto, dei primi lavori che in ambito internazionale si sono posti il problema dell’odio discorsivo e della violenza verbale. Nella seconda parte dell’articolo ci si concentrerà, invece, sulla situazione italiana ricostruendo i principali approcci metodologici con cui nel nostro paese le scienze del linguaggio stanno lavorando su questo argomento. Una ricchezza di approcci e di quadri metodologici che, come si mostrerà nelle prossime pagine, arrivano sì a conclusioni distinte, ma articolabili tra loro e in grado di fornire un’immagine coerente di questo fenomeno
2024
philosophy, philosophy of language, semiotics, hate speech, verbal violence
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14091/13482
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