The translation of gestures in the English and German versions of Manzoni's I Promessi Sposi

This chapter (included in a book on nonverbal communication and translation) investigates the case of Italian gestures in the novel “I Promessi Sposi” (1827/1840) by Alessandro Manzoni and their treatment in the translations into English (1972, by Bruce Penman) and German (1960, by Ernst Wiegand Junker). The Author discusses various issues on the representation of gestures in the novel (were they typical of Manzoni’s time or were they referred to Northern Italy in the 17th century, when the story develops?) and on their adaptation for contemporary readers in English and German speaking countries. The passages where Manzoni either vaguely refers to a gestures or describes it in detail are treated with different techniques in the translations considered. Clarifying details are often added, which is probably due to the rare use of gestures in Northern Europe, compared to the rich kinesics of Italians, both at present and in the past centuries. The chapter is completed by a selection of images by Francesco Gonin, painter from Turin, who had illustrated the first edition of the novel, which represent some of the gestures described in the pages of this famous Italian literary masterpiece.

Questo capitolo (che fa parte di un volume sulla comunicazione nonverbale e la traduzione) esplora il caso dei gesti italiani nel romanzo “I Promessi Sposi” (1927/184) di Alessandro Manzoni e il loro trattamento nelle traduzioni in inglese (1972, di Bruce Penman) e in tedesco (1960, di Ernst Wiegand Junker). L’Autrice presenta varie problematiche della rappresentazione dei gesti nel romanzo (erano tipici dell’epoca del Manzoni o si riferiscono all’Italia settentrionale del 17esimo secolo, in cui è ambientata la storia?) e del loro adattamento per i lettori contemporanei di area inglese e tedesca. I passi in cui Manzoni cita vagamente un gesto o lo descrive in dettaglio sono trattati con tecniche diverse nelle traduzioni considerate. Spesso vengono aggiunti dei dettagli esplicativi, cosa che probabilmente è dovuta all’uso più raro dei gesti nell’Europa del nord, rispetto alla ricca cinesica degli italiani, sia del presente che dei secoli passati. Il capitolo è completato da una selezione di immagini di Francesco Gonin, pittore torinese che illustrò la prima edizione del romanzo, relative ad alcuni dei gesti descritti nelle pagine di questo famoso capolavoro letterario italiano.