L’ultimo romanzo di Tolstoj, Chadži-Murat (1912, postumo), è un’opera composta all’insegna dell’infrazione dello spazio testuale convenzionale del romanzo ottocentesco. Attraverso l’analisi di alcune delle più clamorose violazioni della continuità narrativa presenti nel testo, l’intervento si propone di illustrare il significato di rottura epocale, oltre che stilistica, implicito in quello che è uno dei gesti artistici più caratterizzanti dell’opera tolstojana, ovvero la sovversione intenzionale (come attestato da molti suoi scritti collaterali, come il diario e il saggio Alcune parole su Guerra e pace) delle regole aristoteliche di costruzione del racconto.
Trama e digressione. L’infrazione della continuità narrativa in Chadži-Murat
Valeria Cavalloro
2020-01-01
Abstract
L’ultimo romanzo di Tolstoj, Chadži-Murat (1912, postumo), è un’opera composta all’insegna dell’infrazione dello spazio testuale convenzionale del romanzo ottocentesco. Attraverso l’analisi di alcune delle più clamorose violazioni della continuità narrativa presenti nel testo, l’intervento si propone di illustrare il significato di rottura epocale, oltre che stilistica, implicito in quello che è uno dei gesti artistici più caratterizzanti dell’opera tolstojana, ovvero la sovversione intenzionale (come attestato da molti suoi scritti collaterali, come il diario e il saggio Alcune parole su Guerra e pace) delle regole aristoteliche di costruzione del racconto.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
2020. Cavalloro - Trama e digressione.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Creative commons
Dimensione
172.96 kB
Formato
Adobe PDF
|
172.96 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.