Il saggio analizza l'uso diverso che di Dante e della sua funzione fanno Ungaretti e Montale, intesi quali paradigmi e modelli di un riuso culturalmente rilevante. Ungaretti valorizza la continuità e la riappropriazione nei termini di una prospettiva "verticale", che mira alla "fusione di orizzonti" e a partecipare della tradizione; Montale punta invece su un uso di tipo allegorico e "orizzontale", nel quale l'antico è chiamato in causa come testimone specifico e diverso, quasi facendo macchia e assumendo valore in quanto citazione riconoscibile e specifica.
Dante in Ungaretti e in Montale
CATALDI P
2015-01-01
Abstract
Il saggio analizza l'uso diverso che di Dante e della sua funzione fanno Ungaretti e Montale, intesi quali paradigmi e modelli di un riuso culturalmente rilevante. Ungaretti valorizza la continuità e la riappropriazione nei termini di una prospettiva "verticale", che mira alla "fusione di orizzonti" e a partecipare della tradizione; Montale punta invece su un uso di tipo allegorico e "orizzontale", nel quale l'antico è chiamato in causa come testimone specifico e diverso, quasi facendo macchia e assumendo valore in quanto citazione riconoscibile e specifica.File in questo prodotto:
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