L’italiano è stato per molto tempo una lingua “senza impero” e non corrispondente a una nazione, una lingua straniera per la maggior parte degli abitanti della stessa Penisola; si è però avuta ben presto la consapevolezza di una civiltà letteraria comune a tutta Italia. I primi codificatori della lingua italiana, tra i quali Bembo, si sono basati su questo patrimonio condiviso, che ha rappresentato un modello anche per il resto dell’Europa. Lo scopo del saggio è mostrare come questa situazione complessa e a volte contraddittoria si rifletta in alcune grammatiche d’italiano per stranieri (stranieri in senso proprio), grammatiche pubblicate sia fuori d’Italia, sia in Italia, tra Cinquecento e Seicento. Ciò che interessa è individuare i modelli proposti nel piccolo corpus considerato, verificando in particolare quali siano gli autori e i testi di riferimento e quanto peso venga attribuito all’uso vivo.

Un empire culturel et littéraire : quelques grammaires de l’italien langue étrangère (seizième - dix-septième siècle)

Giada MATTARUCCO
2023-01-01

Abstract

L’italiano è stato per molto tempo una lingua “senza impero” e non corrispondente a una nazione, una lingua straniera per la maggior parte degli abitanti della stessa Penisola; si è però avuta ben presto la consapevolezza di una civiltà letteraria comune a tutta Italia. I primi codificatori della lingua italiana, tra i quali Bembo, si sono basati su questo patrimonio condiviso, che ha rappresentato un modello anche per il resto dell’Europa. Lo scopo del saggio è mostrare come questa situazione complessa e a volte contraddittoria si rifletta in alcune grammatiche d’italiano per stranieri (stranieri in senso proprio), grammatiche pubblicate sia fuori d’Italia, sia in Italia, tra Cinquecento e Seicento. Ciò che interessa è individuare i modelli proposti nel piccolo corpus considerato, verificando in particolare quali siano gli autori e i testi di riferimento e quanto peso venga attribuito all’uso vivo.
2023
9789463728249
La langue italienne a été une langue “sans empire” et longtemps sans nation, étrangère pour la plupart des habitants de la Péninsule même, mais l’on a eu très tôt le sentiment d’une civilisation littéraire commune à toute l’Italie. Les premiers codificateurs de la langue italienne, tels que Bembo, se sont basés sur ce patrimoine partagé, qui a été regardé comme un modèle en Europe également. Le but de cette contribution est de montrer comment cette situation complexe et parfois contradictoire se reflète dans quelques grammaires italiennes pour les étrangers (étrangers au sens propre), publiées à la fois hors de l’Italie et en Italie entre Seizième et Dix-septième siècles. Nous cherchons à vérifier les modèles proposés dans un petit corpus : notamment, quels sont les auteurs, les textes et les variétés linguistiques de référence et quel poids est attribué à l’usage vivant ?
Storia della grammatica italiana, Storia dell’italiano come lingua straniera, Storia degli insegnamenti linguistici, Questione della lingua
Histoire de la grammaire italienne, Histoire de l’italien langue étrangère, Histoire de l’enseignement des langues, Questione della lingua
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