Dopo un periodo iniziale di entusiasmo al loro arrivo nel nuovo paese, i rifugiati possono provare disincanto, stress e frustrazioni, soprattutto quando si rendono conto che l’inserimento nella loro nuova comunità può essere più difficile del previsto. Imparare una nuova lingua da adulti può essere impegnativo ed estenuante. I rifugiati possono avere difficoltà a familiarizzare con i sistemi esistenti, in particolare per quanto riguarda l’accesso ai servizi sociali. Le barriere amministrative e altre barriere contestuali possono impedire il riconoscimento delle loro qualifiche e/o limitare le opportunità di lavoro. Precedenti difficoltà, tra cui traumi e altre esperienze negative, possono creare o esacerbare problemi di salute mentale e psicosociali, che a loro volta possono essere generati o peggiorati dalle sfide del resettlement. Tra questi si ritrovano l’isolamento, la solitudine, la lontananza delle proprie famiglie e delle società di origine e la preoccupazione per coloro che si sono lasciati alle spalle. I mentor sono volontari che agiscono come facilitatori o guida per i rifugiati in un paese di resettlement, il loro ruolo è quello di fornire ulteriore supporto al processo di integrazione del mentee, fornendo informazioni sulle abitudini, le usanze e la cultura del nuovo paese fungendo da “ponte” tra i nuovi arrivati e le loro comunità ospitanti.
Percorsi per l'inclusione. Formazione per i mentor di comunità. Competenze comunicative, interculturali e sociali
Benucci A;Da Pra G;Monaci V;Trotta G
2021-01-01
Abstract
Dopo un periodo iniziale di entusiasmo al loro arrivo nel nuovo paese, i rifugiati possono provare disincanto, stress e frustrazioni, soprattutto quando si rendono conto che l’inserimento nella loro nuova comunità può essere più difficile del previsto. Imparare una nuova lingua da adulti può essere impegnativo ed estenuante. I rifugiati possono avere difficoltà a familiarizzare con i sistemi esistenti, in particolare per quanto riguarda l’accesso ai servizi sociali. Le barriere amministrative e altre barriere contestuali possono impedire il riconoscimento delle loro qualifiche e/o limitare le opportunità di lavoro. Precedenti difficoltà, tra cui traumi e altre esperienze negative, possono creare o esacerbare problemi di salute mentale e psicosociali, che a loro volta possono essere generati o peggiorati dalle sfide del resettlement. Tra questi si ritrovano l’isolamento, la solitudine, la lontananza delle proprie famiglie e delle società di origine e la preoccupazione per coloro che si sono lasciati alle spalle. I mentor sono volontari che agiscono come facilitatori o guida per i rifugiati in un paese di resettlement, il loro ruolo è quello di fornire ulteriore supporto al processo di integrazione del mentee, fornendo informazioni sulle abitudini, le usanze e la cultura del nuovo paese fungendo da “ponte” tra i nuovi arrivati e le loro comunità ospitanti.File | Dimensione | Formato | |
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