The late nineteenth century archaeological research in Narce reveals a more articulate beginning than what was previously known, according to the famous Monumenti Antichi dei Lincei volume of 1894. The year was 1890. Starting from late May through late June, archae- ological excavations carried on the slopes of Monte Antico, in the name of La Petrina, lead to the discovery of what were traditionally considered the three sectors of the necropolis, A, B and C. Recent archival research conducted in the Fondo Cozza, at the State Archives of Terni, Orvieto section, Fondo Barnabei, at the Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte di Palazzo Venezia in Rome and in the historical archives of the Soprintendenza ai Beni Archeolo- gici dell’Etruria Meridionale succeeded in tracing new data which deeply enrich the history of discoveries in Narce. We can now understand how as early as February 1890 the same “characters”, which will became famous for the discoveries and often the same for the following court cases, culminating in the “Del Drago Trial” in 1897, Raffaele Zocchi, Cianni Carlo, Francesco Mancinelli Scotti , as well as Giuseppe Magliulo, “Guard of antiquity” and even the same Adolfo Cozza “Director of the Royal Excavation of Antiquities” were already widely working in La Petrina. The discovery of lists of graves as well as the excavation journals of the necropolis, with new plants, documents never published, for the most rapidly converged in Felice Barnabei’s hands (maybe for his defense in the Del Drago trial), shed new light on the topography and history of the necropolis. Besides these materials, new data, also unpublished have been found, on the three sectors known, plants and sections of individual burials, stratigraphical reconstructions, not merged in the publication of 1894. The paper will describe the sequence of excavation at Petrina during the course of 1890, the “passage” of different diggers throughout the year, highlighting new and revealing those elements that characterize the entire excavation season in the Ager Faliscus.

La stagione delle ricerche archeologiche a Narce della fine dell’Ottocento, ancor prima di giungere alle celebri scoperte presentate nella pubblicazione dei Monumenti Antichi dei Lincei del 1894, conobbe un inizio più articolato di quanto finora conosciuto. Correva l’anno 1890. A partire dalla fine di maggio fino a tutto giugno gli scavi si concentrarono sul pendio di Monte Antico, nel toponimo de La Petrina portando alla scoperta di quelli che tradizionalmente sono stati considerati i tre “nuclei” della necropoli, A, B e C. Recenti ricerche d’archivio condotte nel fondo Cozza, presso l’Archivio di Stato di Terni, sezione di Orvieto, nel fondo Barnabei, presso la Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte di Palazzo Venezia a Roma e presso l’archivio storico della Soprintendenza ai Beni Archeologici dell’Etruria meridionale hanno permesso di rinvenire nuovi dati che arricchiscono e mutano il panorama della storia delle scoperte di Narce. È ora possibile comprendere come già a partire da febbraio dello stesso 1890 i diversi personaggi divenuti celebri per le scoperte e spesso altrettanto per le seguenti cause giudiziarie, che culminarono nel “Processo Del Drago” del 1897, Raffaele Zocchi, Carlo Cianni, Francesco Mancinelli Scotti, come anche Giuseppe Magliulo, allora “Guardia delle antichità” e perfino lo stesso Adolfo Cozza “Direttore dei Regi Scavi d’Antichità”, operavano già diffusamente alla Petrina. La scoperta di elenchi di tombe, dei giornali di scavo e di nuove piante della necropoli, documenti mai editi, per la gran parte confluiti velocemente nelle carte di Felice Barnabei in vista della sua difesa nel Processo de Drago, gettano nuo- va luce sulla topografia e sulla cronologia della necropoli. Accanto a questi materiali sono stati rinvenuti nuovi dati, anch’essi inediti, sui tre nuclei conosciuti, piante e sezioni delle singole sepolture, ricostruzioni stratigrafiche, non confluite nella pubblicazione del 1894. Il contributo intende raccontare il susseguirsi degli scavi alla Petrina durante il corso del 1890, il “passaggio” dei diversi personaggi nel corso dell’anno, mettendo in luce quegli elementi inediti e rivelatori che caratterizzeranno tutta la seguente stagione delle ricerche a Narce e più in generale nell’Agro Falisco

All'inizio di Narce: il 1890, l'anno de La Petrina (ovvero “uno scavo che va benino”)

TABOLLI J
2015-01-01

Abstract

The late nineteenth century archaeological research in Narce reveals a more articulate beginning than what was previously known, according to the famous Monumenti Antichi dei Lincei volume of 1894. The year was 1890. Starting from late May through late June, archae- ological excavations carried on the slopes of Monte Antico, in the name of La Petrina, lead to the discovery of what were traditionally considered the three sectors of the necropolis, A, B and C. Recent archival research conducted in the Fondo Cozza, at the State Archives of Terni, Orvieto section, Fondo Barnabei, at the Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte di Palazzo Venezia in Rome and in the historical archives of the Soprintendenza ai Beni Archeolo- gici dell’Etruria Meridionale succeeded in tracing new data which deeply enrich the history of discoveries in Narce. We can now understand how as early as February 1890 the same “characters”, which will became famous for the discoveries and often the same for the following court cases, culminating in the “Del Drago Trial” in 1897, Raffaele Zocchi, Cianni Carlo, Francesco Mancinelli Scotti , as well as Giuseppe Magliulo, “Guard of antiquity” and even the same Adolfo Cozza “Director of the Royal Excavation of Antiquities” were already widely working in La Petrina. The discovery of lists of graves as well as the excavation journals of the necropolis, with new plants, documents never published, for the most rapidly converged in Felice Barnabei’s hands (maybe for his defense in the Del Drago trial), shed new light on the topography and history of the necropolis. Besides these materials, new data, also unpublished have been found, on the three sectors known, plants and sections of individual burials, stratigraphical reconstructions, not merged in the publication of 1894. The paper will describe the sequence of excavation at Petrina during the course of 1890, the “passage” of different diggers throughout the year, highlighting new and revealing those elements that characterize the entire excavation season in the Ager Faliscus.
2015
9788860450555
La stagione delle ricerche archeologiche a Narce della fine dell’Ottocento, ancor prima di giungere alle celebri scoperte presentate nella pubblicazione dei Monumenti Antichi dei Lincei del 1894, conobbe un inizio più articolato di quanto finora conosciuto. Correva l’anno 1890. A partire dalla fine di maggio fino a tutto giugno gli scavi si concentrarono sul pendio di Monte Antico, nel toponimo de La Petrina portando alla scoperta di quelli che tradizionalmente sono stati considerati i tre “nuclei” della necropoli, A, B e C. Recenti ricerche d’archivio condotte nel fondo Cozza, presso l’Archivio di Stato di Terni, sezione di Orvieto, nel fondo Barnabei, presso la Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte di Palazzo Venezia a Roma e presso l’archivio storico della Soprintendenza ai Beni Archeologici dell’Etruria meridionale hanno permesso di rinvenire nuovi dati che arricchiscono e mutano il panorama della storia delle scoperte di Narce. È ora possibile comprendere come già a partire da febbraio dello stesso 1890 i diversi personaggi divenuti celebri per le scoperte e spesso altrettanto per le seguenti cause giudiziarie, che culminarono nel “Processo Del Drago” del 1897, Raffaele Zocchi, Carlo Cianni, Francesco Mancinelli Scotti, come anche Giuseppe Magliulo, allora “Guardia delle antichità” e perfino lo stesso Adolfo Cozza “Direttore dei Regi Scavi d’Antichità”, operavano già diffusamente alla Petrina. La scoperta di elenchi di tombe, dei giornali di scavo e di nuove piante della necropoli, documenti mai editi, per la gran parte confluiti velocemente nelle carte di Felice Barnabei in vista della sua difesa nel Processo de Drago, gettano nuo- va luce sulla topografia e sulla cronologia della necropoli. Accanto a questi materiali sono stati rinvenuti nuovi dati, anch’essi inediti, sui tre nuclei conosciuti, piante e sezioni delle singole sepolture, ricostruzioni stratigrafiche, non confluite nella pubblicazione del 1894. Il contributo intende raccontare il susseguirsi degli scavi alla Petrina durante il corso del 1890, il “passaggio” dei diversi personaggi nel corso dell’anno, mettendo in luce quegli elementi inediti e rivelatori che caratterizzeranno tutta la seguente stagione delle ricerche a Narce e più in generale nell’Agro Falisco
Villa Giulia
Narce
Illegal excavation
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