L’articolo presenta un interessante, benché poco noto, diario di viaggio di un funzionario cinese che, alla fine del XIX sec., fu incaricato di controllare l’attività delle miniere d’oro situate ai confini con i territori russi del nord-est della Cina. Su questa esperienza, Song Xiaolian redasse un intenso resoconto, in cui figurano diverse pagine dedicate alla descrizione dei russi, visti attraverso la lente di un funzionario di formazione tradizionale ma dotato di notevole apertura mentale e perspicacia. Come tipico di molti letterati cinesi di fine ‘800, Song tenta di leggere nelle peculiarità dei russi e delle loro abitudini di vita i motivi che hanno portato loro, e altri popoli occidentali, a primeggiare sui cinesi. L’articolo sottolinea in modo particolare il ruolo delle scelte stilistiche dell’autore nella redazione del suo resoconto, e in particolare la scelta, operata da Song più volte, di usare termini russi traslitterati in caratteri cinesi. Questa particolarità del testo riflette un preciso atteggiamento stilistico dell’autore, che sceglie consapevolmente, a fini puramente espressivi, di usare termini stranieri spesso chiosandoli con gli esatti equivalenti cinesi. Il presente saggio intende offrire quindi una prova ulteriore a quegli studi che propongono i diari e i resoconti di viaggio cinesi come testi di grande sperimentazione linguistica, tra i principali laboratori della formazione del lessico del cinese moderno che proprio nel corso della seconda metà del XIX sec. ha visto uno dei suoi principali momenti di sviluppo.

Un cinese incontra i russi: il diario di viaggio di Song Xiaolian

Di Toro A
2004-01-01

Abstract

L’articolo presenta un interessante, benché poco noto, diario di viaggio di un funzionario cinese che, alla fine del XIX sec., fu incaricato di controllare l’attività delle miniere d’oro situate ai confini con i territori russi del nord-est della Cina. Su questa esperienza, Song Xiaolian redasse un intenso resoconto, in cui figurano diverse pagine dedicate alla descrizione dei russi, visti attraverso la lente di un funzionario di formazione tradizionale ma dotato di notevole apertura mentale e perspicacia. Come tipico di molti letterati cinesi di fine ‘800, Song tenta di leggere nelle peculiarità dei russi e delle loro abitudini di vita i motivi che hanno portato loro, e altri popoli occidentali, a primeggiare sui cinesi. L’articolo sottolinea in modo particolare il ruolo delle scelte stilistiche dell’autore nella redazione del suo resoconto, e in particolare la scelta, operata da Song più volte, di usare termini russi traslitterati in caratteri cinesi. Questa particolarità del testo riflette un preciso atteggiamento stilistico dell’autore, che sceglie consapevolmente, a fini puramente espressivi, di usare termini stranieri spesso chiosandoli con gli esatti equivalenti cinesi. Il presente saggio intende offrire quindi una prova ulteriore a quegli studi che propongono i diari e i resoconti di viaggio cinesi come testi di grande sperimentazione linguistica, tra i principali laboratori della formazione del lessico del cinese moderno che proprio nel corso della seconda metà del XIX sec. ha visto uno dei suoi principali momenti di sviluppo.
2004
8880865943
diari di viaggio
evoluzione del lessico del cinese moderno
rapporti sino-russi
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14091/5386
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
social impact