Quando Zeus ordino di costruire la prima donna, Hermes infuse nel suo bellissimo corpo un'indole "di cagna". Così raccontava il mito. La storia del contatto simbolico tra il cane e la natura femminile, nell'immaginario greco, comincia dunque con Pandora, progenitrice e primo esemplare di quella "razza delle donne" che vantera tra le sue file una lunga teoria di figure dai tratti canini: mogli rovinose come Elena e Clitemnestra, madri infuriate come Ecuba, mostri divoratori come Scilla, divinità minacciose come le Erinni ed Ecate. Perche il cane e la donna appaiono così spesso associati nella letteratura, nel folclore e nel mito? Il volume ricostruisce gli antichi tracciati che delineavano la complessa fisionomia del cane nell'immaginario antico, da Argo, prototipo della fedelta canina, a Cerbero, mostro feroce che custodiva l'entrata al regno dei defunti, per giungere a illustrare la presenza del cane in alcune espressioni culturali diffuse. L'autrice propone inoltre una spiegazione dell'apparente paradosso per cui, in Grecia come in altre civilta del passato e del presente, un animale così vicino all'uomo attivi elaborazioni culturali di segno quasi sempre negativo. Lo stesso destino che toccava, e tocca in molti casi, ad altre figure, le piu diverse e insieme le piu simili a se che l'uomo conosca: le donne.
Senza ritegno. Il cane e la donna nell'immaginario della Grecia antica
FRANCO C
2003-01-01
Abstract
Quando Zeus ordino di costruire la prima donna, Hermes infuse nel suo bellissimo corpo un'indole "di cagna". Così raccontava il mito. La storia del contatto simbolico tra il cane e la natura femminile, nell'immaginario greco, comincia dunque con Pandora, progenitrice e primo esemplare di quella "razza delle donne" che vantera tra le sue file una lunga teoria di figure dai tratti canini: mogli rovinose come Elena e Clitemnestra, madri infuriate come Ecuba, mostri divoratori come Scilla, divinità minacciose come le Erinni ed Ecate. Perche il cane e la donna appaiono così spesso associati nella letteratura, nel folclore e nel mito? Il volume ricostruisce gli antichi tracciati che delineavano la complessa fisionomia del cane nell'immaginario antico, da Argo, prototipo della fedelta canina, a Cerbero, mostro feroce che custodiva l'entrata al regno dei defunti, per giungere a illustrare la presenza del cane in alcune espressioni culturali diffuse. L'autrice propone inoltre una spiegazione dell'apparente paradosso per cui, in Grecia come in altre civilta del passato e del presente, un animale così vicino all'uomo attivi elaborazioni culturali di segno quasi sempre negativo. Lo stesso destino che toccava, e tocca in molti casi, ad altre figure, le piu diverse e insieme le piu simili a se che l'uomo conosca: le donne.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.