Siamo nel 1988 quando il protagonista, un ragazzino di nome German, abbandona insieme ai genitori il piccolo paese per trasferirsi nella periferia di una metropoli russa. Qui stringe amicizia con una banda di teppistelli i quali lo soprannominano Rambo per la sua abilita nelle risse. I ragazzi decidono di spillare denaro a passanti solitari formando dapprima una, poi due squadre con altrettante presenze femminili: Anja e Sveta. Le ragazze aprono la pelliccia e restano nude; per questo spettacolino denominato "cartoni ", i malcapitati devono pagare. Ma un bel giorno la banda viene denunciata da un giovane "secchione " maltrattato dai ragazzi: tutti riescono a darsela a gambe tranne German. Catturato dagli sbirri, tra cui il grasso Baffi a Ferro di Cavallo, finisce in una misteriosa Stanza minorile della polizia. Ad accoglierlo trova l 'ispettrice capo Ol 'ga Viktorovna Dan 'ko. German rimane molto colpito dalle foto che vede appese alle pareti dell 'ufficio della donna, in particolare da quella di colui che a breve entrerà nella stanza per mostrargli una filmina: si tratta di Aleksej Arkadevic. Raziumovskij. German ècostretto a visionare delle immagini commentate da Raziumovskij che narrano la storia personale di quest 'uomo da bambino, del piccolo Alesa e degli efferati crimini da lui compiuti in una vetreria. Si tratta della storia della sua "rieducazione " avvenuta per merito di un pedagogo che a sua volta da piccolo aveva smarrito la retta via. La filmina termina con la storia di German in persona che, sottoposto a questo vero e proprio lavaggio del cervello, prova vergogna nel vedere sullo schermo una storia che in tanta parte gli appartiene. D 'un tratto, la forte luce del proiettore costringe German ad aprire gli occhi: che sorpresa scoprire di trovarsi in una stanza d 'ospedale, con a fianco la propria madre premurosa. La storia nella storia si conclude e torniamo nel presente: German viene dimesso dopo gli attacchi di epilessia, il medico Bozko che lo visita successivamente si serve di un taumatropio per giungere a conclusioni più precise sul suo caso. Intanto, il ragazzino torna a scuola, cerca gli amici di sempre - Anja, Sveta, il Pelato, il Culturista e gli altri della banda -, ma invano. Il racconto si dipana negli anni fino all 'università e delle strane coincidenze che continuano a ripetersi nella sua vita, finché tutti i tasselli del puzzle si ricompongono in un finale ottimista che racconta dell 'ennesima crisi d 'epilessia al termine della quale sarebbe spuntata di nuovo la luce.

Cartoni (trad. dal russo del romanzo "Mul'tiki" di M. Elizarov)

Marcucci G
2012-01-01

Abstract

Siamo nel 1988 quando il protagonista, un ragazzino di nome German, abbandona insieme ai genitori il piccolo paese per trasferirsi nella periferia di una metropoli russa. Qui stringe amicizia con una banda di teppistelli i quali lo soprannominano Rambo per la sua abilita nelle risse. I ragazzi decidono di spillare denaro a passanti solitari formando dapprima una, poi due squadre con altrettante presenze femminili: Anja e Sveta. Le ragazze aprono la pelliccia e restano nude; per questo spettacolino denominato "cartoni ", i malcapitati devono pagare. Ma un bel giorno la banda viene denunciata da un giovane "secchione " maltrattato dai ragazzi: tutti riescono a darsela a gambe tranne German. Catturato dagli sbirri, tra cui il grasso Baffi a Ferro di Cavallo, finisce in una misteriosa Stanza minorile della polizia. Ad accoglierlo trova l 'ispettrice capo Ol 'ga Viktorovna Dan 'ko. German rimane molto colpito dalle foto che vede appese alle pareti dell 'ufficio della donna, in particolare da quella di colui che a breve entrerà nella stanza per mostrargli una filmina: si tratta di Aleksej Arkadevic. Raziumovskij. German ècostretto a visionare delle immagini commentate da Raziumovskij che narrano la storia personale di quest 'uomo da bambino, del piccolo Alesa e degli efferati crimini da lui compiuti in una vetreria. Si tratta della storia della sua "rieducazione " avvenuta per merito di un pedagogo che a sua volta da piccolo aveva smarrito la retta via. La filmina termina con la storia di German in persona che, sottoposto a questo vero e proprio lavaggio del cervello, prova vergogna nel vedere sullo schermo una storia che in tanta parte gli appartiene. D 'un tratto, la forte luce del proiettore costringe German ad aprire gli occhi: che sorpresa scoprire di trovarsi in una stanza d 'ospedale, con a fianco la propria madre premurosa. La storia nella storia si conclude e torniamo nel presente: German viene dimesso dopo gli attacchi di epilessia, il medico Bozko che lo visita successivamente si serve di un taumatropio per giungere a conclusioni più precise sul suo caso. Intanto, il ragazzino torna a scuola, cerca gli amici di sempre - Anja, Sveta, il Pelato, il Culturista e gli altri della banda -, ma invano. Il racconto si dipana negli anni fino all 'università e delle strane coincidenze che continuano a ripetersi nella sua vita, finché tutti i tasselli del puzzle si ricompongono in un finale ottimista che racconta dell 'ennesima crisi d 'epilessia al termine della quale sarebbe spuntata di nuovo la luce.
2012
9788865640364
Cartoni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14091/4834
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