Basato su uno scavo archivistico che ha visto coinvolti archivi romani, vaticani e veneziani, lo studio intende ricostruire da una parte i rapporti della Chiesa di Roma con la minoranza greco-ortodossa residente a Venezia, dall'altra il ruolo avuto dal nunzio papale in loco e dai membri di alcuni ordini religiosi nel deprimere i tentativi di strutturare tale comunità anche nei suoi vertici ecclesiali; ma anche la volontà di servirsi di collegi e seminari per consolidare la presenza cattolica nei territori di nuova conquista (o di riconquista) nel corso delle due guerre di Morea, tra fine Seicento e inizio Settecento. Senza dimenticare i rapporti con il nemico ottomano, conflittuali soprattutto in quella parte di Mediterraneo dove più pervasiva era la sua presenza e il suo controllo. Venezia, da parte sua, deve barcamenarsi tra la necessità di non urtare eccessivamente la componente ortodossa e d'altro canto la volontà di arginare eccessive intromissioni da parte della Curia romana, soprattutto nelle diocesi dei nuovi territori di Morea.
La 'piazza universale' di tutte le religioni del mondo: Venezia e lo Stato da Mar tra Chiesa di Roma e Chiese d'Oriente (1670-1720)
SANGALLI M
2016-01-01
Abstract
Basato su uno scavo archivistico che ha visto coinvolti archivi romani, vaticani e veneziani, lo studio intende ricostruire da una parte i rapporti della Chiesa di Roma con la minoranza greco-ortodossa residente a Venezia, dall'altra il ruolo avuto dal nunzio papale in loco e dai membri di alcuni ordini religiosi nel deprimere i tentativi di strutturare tale comunità anche nei suoi vertici ecclesiali; ma anche la volontà di servirsi di collegi e seminari per consolidare la presenza cattolica nei territori di nuova conquista (o di riconquista) nel corso delle due guerre di Morea, tra fine Seicento e inizio Settecento. Senza dimenticare i rapporti con il nemico ottomano, conflittuali soprattutto in quella parte di Mediterraneo dove più pervasiva era la sua presenza e il suo controllo. Venezia, da parte sua, deve barcamenarsi tra la necessità di non urtare eccessivamente la componente ortodossa e d'altro canto la volontà di arginare eccessive intromissioni da parte della Curia romana, soprattutto nelle diocesi dei nuovi territori di Morea.File | Dimensione | Formato | |
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