Due principi della Chiesa: Giovanni Morone e Carlo Borromeo

Lo studio si fonda sull'analisi di ben oltre un centinaio di lettere scambiate tra i cardinali Carlo Borromeo e Giovanni Morone nell'arco di una quindicina d'anni, tra il 1565 e il 1580. I due prelati intrattengono sia relazioni di sapore 'politico', in qualità di alti rappresentanti della Chiesa cattolica; sia rapporti di indirizzo 'pastorale', come vescovi di diocesi, nonchè protettori di ordini religiosi. Si tratta di un periodo cruciale per l'applicazione della riforma tridentina ed entrambi i personaggi si rivelano sì impegnati su questo fronte, ma dalle lettere trapela anche il pragmatismo di entrambi nell'impostare con cautela i rivolgimenti che da Trento erano stati auspicati. Sotto certi aspetti, ne esce un interessante affresco di due 'principi' ecclesiastici ancora legati ai temi e ai problemi della Chiesa pre-tridentina e rinascimentale. Il che aiuta ad arricchire le nostre conoscenze su entrambi i prelati, troppo spesso irrigidite in interpretazioni 'univoche', pur di segno opposto e contrastante tra di loro.