Il ciclo in quattro volumi dell’Amica geniale di Elena Ferrante è un successo globale e trasversale. «Ne sono stata proprio catturata », «sono finiti troppo in fretta », «non mi sono fermato fino alla fine»: sono parole di due tra i maggiori scrittori americani di oggi, Elizabeth Strout e Jonathan Franzen. Ma con loro le stanno ripetendo sei milioni di lettori in tutto il mondo, travolti da un irresistibile piacere della lettura, assediati dal bisogno di divorare la quadrilogia, affascinati da un plot che dà forma alle storie di Elena e Lila, di chi va e di chi resta. Con l’Amica geniale, Napoli e l’Italia si propongono come un repertorio di storie della nostra ultramodernità globalizzata. Perché nell’intreccio di locale e globale in cui oggi viviamo, Elena e Lila, due bambine che racchiudono in sé la speranza e l’angoscia del futuro, sono un’equivalenza del destino: nelle nostre vite nomadi e sradicate, chi va è chi resta. Elena Ferrante. Parole chiave si rivolge allo stesso pubblico trasversale e composito a cui hanno parlato, in ogni parte del mondo, le storie dell’Amica geniale. Questo libro è stato pensato come un percorso tematico per parole chiave: segnali luminosi che sintetizzino gli aspetti multiformi della scrittura di Ferrante e ci guidino nel labirinto di questo successo internazionale. Il primo capitolo (Una narrazione popolare e geniale) indaga il meccanismo narrativo dell’Amica geniale e la novità di un racconto al tempo stesso geniale e popolare, un classico dei nostri tempi. Il secondo (L’amicizia femminile) e il terzo (XXXFiglie e madri tra frantumaglia e smarginatura) analizzano la differenza femminile evocata da questa scrittura, che inscrive all’interno della ricerca di una affermazione pubblica la dimensione molesta dell’amore, l’amicizia tra donne, il legame conflittuale con la madre e con la propria stessa maternità. Gli altri sei capitoli (4. Napoli, la «città labirinto»; 5. Violenza, immagini e sparizioni; 6. Le due lingue: l’italiano e il napoletano; 7. La scuola, l’università e l’emancipazione di una subalterna; 8. Migrazione, esilio e nuove forme di radicamento; 9. La Storia e le storie) si soffermano invece sulla forza evocativa di Napoli - co-protagonista insieme a Elena e Lila - della narrazione, sui codici simbolici generati dalla città (la violenza, la lingua, la migrazione) e sulla tensione tra le singole vite e la grande Storia. Attraverso queste parole-chiave si delinea l’immaginario creato da Ferrante: un mondo capace di rendere universale ciò che viene generalmente considerato marginale. È infatti un’amicizia femminile, nata nel degrado di una periferia urbana, tra minorità ed emancipazione, a rendere leggibile il paesaggio storico-sociale della storia europea tra gli anni Cinquanta del Novecento e i primi dieci del nuovo millennio.

Elena Ferrante. Parole chiave

de Rogatis T
2018-01-01

Abstract

Il ciclo in quattro volumi dell’Amica geniale di Elena Ferrante è un successo globale e trasversale. «Ne sono stata proprio catturata », «sono finiti troppo in fretta », «non mi sono fermato fino alla fine»: sono parole di due tra i maggiori scrittori americani di oggi, Elizabeth Strout e Jonathan Franzen. Ma con loro le stanno ripetendo sei milioni di lettori in tutto il mondo, travolti da un irresistibile piacere della lettura, assediati dal bisogno di divorare la quadrilogia, affascinati da un plot che dà forma alle storie di Elena e Lila, di chi va e di chi resta. Con l’Amica geniale, Napoli e l’Italia si propongono come un repertorio di storie della nostra ultramodernità globalizzata. Perché nell’intreccio di locale e globale in cui oggi viviamo, Elena e Lila, due bambine che racchiudono in sé la speranza e l’angoscia del futuro, sono un’equivalenza del destino: nelle nostre vite nomadi e sradicate, chi va è chi resta. Elena Ferrante. Parole chiave si rivolge allo stesso pubblico trasversale e composito a cui hanno parlato, in ogni parte del mondo, le storie dell’Amica geniale. Questo libro è stato pensato come un percorso tematico per parole chiave: segnali luminosi che sintetizzino gli aspetti multiformi della scrittura di Ferrante e ci guidino nel labirinto di questo successo internazionale. Il primo capitolo (Una narrazione popolare e geniale) indaga il meccanismo narrativo dell’Amica geniale e la novità di un racconto al tempo stesso geniale e popolare, un classico dei nostri tempi. Il secondo (L’amicizia femminile) e il terzo (XXXFiglie e madri tra frantumaglia e smarginatura) analizzano la differenza femminile evocata da questa scrittura, che inscrive all’interno della ricerca di una affermazione pubblica la dimensione molesta dell’amore, l’amicizia tra donne, il legame conflittuale con la madre e con la propria stessa maternità. Gli altri sei capitoli (4. Napoli, la «città labirinto»; 5. Violenza, immagini e sparizioni; 6. Le due lingue: l’italiano e il napoletano; 7. La scuola, l’università e l’emancipazione di una subalterna; 8. Migrazione, esilio e nuove forme di radicamento; 9. La Storia e le storie) si soffermano invece sulla forza evocativa di Napoli - co-protagonista insieme a Elena e Lila - della narrazione, sui codici simbolici generati dalla città (la violenza, la lingua, la migrazione) e sulla tensione tra le singole vite e la grande Storia. Attraverso queste parole-chiave si delinea l’immaginario creato da Ferrante: un mondo capace di rendere universale ciò che viene generalmente considerato marginale. È infatti un’amicizia femminile, nata nel degrado di una periferia urbana, tra minorità ed emancipazione, a rendere leggibile il paesaggio storico-sociale della storia europea tra gli anni Cinquanta del Novecento e i primi dieci del nuovo millennio.
2018
978-88-6632-947-3
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