Il tempo di mezzo (Einaudi, 2012) evocato da Marcello Fois nel romanzo omonimo non è quello antico, della tradizione, ma non è neppure quello della modernità, spesso responsabile di scempio e degrado. Decidendo di recarsi in Sardegna, nella casa che era stata di suo padre, ma non sua, il sardo-friulano Vincenzo Chironi abbraccia con iniziale diffidenza ma anche con generosità un passato e un luogo che sino a quel momento non gli erano appartenuti, accettando così di fare i conti con una memoria che gli si rivelerà solo attraverso le aspettative del nonno e della zia. Facendosi carico delle loro speranze, egli decide di vivere dunque in una condizione “di mezzo”, assumendosi la responsabilità di portare a compimento, nel presente, un passato imperfetto. L’intervento intende proporre una lettura del romanzo e della sua originale forma di recupero dei luoghi e della memoria con l’ausilio di categorie quali ‘passaggio’ e ‘frontiera’, dimostrando tutta la pertinenza e la vitalità, nella produzione letteraria italiana più recente, dell’elemento geografico-culturale.
Il recupero della Sardegna nella scrittura di Marcello Fois
SPERA Lucinda
2016-01-01
Abstract
Il tempo di mezzo (Einaudi, 2012) evocato da Marcello Fois nel romanzo omonimo non è quello antico, della tradizione, ma non è neppure quello della modernità, spesso responsabile di scempio e degrado. Decidendo di recarsi in Sardegna, nella casa che era stata di suo padre, ma non sua, il sardo-friulano Vincenzo Chironi abbraccia con iniziale diffidenza ma anche con generosità un passato e un luogo che sino a quel momento non gli erano appartenuti, accettando così di fare i conti con una memoria che gli si rivelerà solo attraverso le aspettative del nonno e della zia. Facendosi carico delle loro speranze, egli decide di vivere dunque in una condizione “di mezzo”, assumendosi la responsabilità di portare a compimento, nel presente, un passato imperfetto. L’intervento intende proporre una lettura del romanzo e della sua originale forma di recupero dei luoghi e della memoria con l’ausilio di categorie quali ‘passaggio’ e ‘frontiera’, dimostrando tutta la pertinenza e la vitalità, nella produzione letteraria italiana più recente, dell’elemento geografico-culturale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.