Tra i più significativi consessi secenteschi, l’Accademia degli Incogniti, istituita da Giovan Francesco Loredano a Venezia intorno agli anni Trenta, ancora alla metà del secolo è in grado di richiamare intellettuali da tutta la penisola. Il fondatore, noto per i legami con una certa area di libertinismo che aveva avuto il proprio centro di formazione nella Padova universitaria, aveva infatti alimentato le speranze in un ceto intellettuale per il quale la scrittura rappresentava l’unica via verso la fama. Quando, nel 1661, egli muore poco più che cinquantenne, in un momento di evidente declino della sua fortuna politica, lascia incompiuto non solo il progetto di promozione personale, ma anche quello di alcuni tardi epigoni di quella gloriosa stagione culturale: tra questi, l’ultimo in ordine temporale è il giovane letterato molfettano Antonio Lupis, di cui si ricostruiscono alcuni, ancora lacunosi snodi biografici e letterari attraverso ricerche d’archivio e recuperando le informazioni personali disseminate all’interno della sua produzione epistolare e narrativa; lo studio anticipa un’indagine che porterà alla pubblicazione delle uniche due biografie dedicate dai contemporanei a Loredano dopo la sua scomparsa: la prima, del medico e letterato marchigiano Gaudenzio Brunacci (1662), la seconda, appunto, del letterato molfettano (1663).

Antonio Lupis (sec. XVII): un apprendista tra gli Incogniti di Venezia

Spera Lucinda
2012-01-01

Abstract

Tra i più significativi consessi secenteschi, l’Accademia degli Incogniti, istituita da Giovan Francesco Loredano a Venezia intorno agli anni Trenta, ancora alla metà del secolo è in grado di richiamare intellettuali da tutta la penisola. Il fondatore, noto per i legami con una certa area di libertinismo che aveva avuto il proprio centro di formazione nella Padova universitaria, aveva infatti alimentato le speranze in un ceto intellettuale per il quale la scrittura rappresentava l’unica via verso la fama. Quando, nel 1661, egli muore poco più che cinquantenne, in un momento di evidente declino della sua fortuna politica, lascia incompiuto non solo il progetto di promozione personale, ma anche quello di alcuni tardi epigoni di quella gloriosa stagione culturale: tra questi, l’ultimo in ordine temporale è il giovane letterato molfettano Antonio Lupis, di cui si ricostruiscono alcuni, ancora lacunosi snodi biografici e letterari attraverso ricerche d’archivio e recuperando le informazioni personali disseminate all’interno della sua produzione epistolare e narrativa; lo studio anticipa un’indagine che porterà alla pubblicazione delle uniche due biografie dedicate dai contemporanei a Loredano dopo la sua scomparsa: la prima, del medico e letterato marchigiano Gaudenzio Brunacci (1662), la seconda, appunto, del letterato molfettano (1663).
2012
978-83-233-3479-8
Antonio Lupis
Accademia
Giovan Francesco Loredano
biografie
Incogniti di Venezia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14091/3827
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