Il contributo propone una lettura del Convitato di pietra di Andrea Perrucci (Palermo 1651- Napoli 1704), commedia composta intorno al 1678, stampata a Napoli nel 1690. L’analisi tende ad evidenziare, all’interno della versione secentesca italiana presa in considerazione, gli elementi di continuità e il gioco delle varianti cui è sottoposto il ben più famoso Burlador de Sevilla y convidado de pietra (1630) attribuito a Tirso de Molina, e in generale il mito di Don Giovanni, destinato ad avere così ampia circolazione in Europa tra XVII e XVIII secolo. In particolare, ci si sofferma sugli aspetti testuali e tematici che con maggiore significatività offrono segnali interpretativi di un immaginario collettivo in rapida evoluzione: amore, morte, elemento religioso, senso dell’onore, trasgressione, ruoli femminili.
Una variante italiana del mito europeo del Don Giovanni: "Il convitato di pietra" di Andrea Perrucci
SPERA LUCINDA
2006-01-01
Abstract
Il contributo propone una lettura del Convitato di pietra di Andrea Perrucci (Palermo 1651- Napoli 1704), commedia composta intorno al 1678, stampata a Napoli nel 1690. L’analisi tende ad evidenziare, all’interno della versione secentesca italiana presa in considerazione, gli elementi di continuità e il gioco delle varianti cui è sottoposto il ben più famoso Burlador de Sevilla y convidado de pietra (1630) attribuito a Tirso de Molina, e in generale il mito di Don Giovanni, destinato ad avere così ampia circolazione in Europa tra XVII e XVIII secolo. In particolare, ci si sofferma sugli aspetti testuali e tematici che con maggiore significatività offrono segnali interpretativi di un immaginario collettivo in rapida evoluzione: amore, morte, elemento religioso, senso dell’onore, trasgressione, ruoli femminili.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
