I casi-studio che vengono proposti intendono offrire la rappresentazione di due modelli attraverso cui editori-leader (nel caso specifico Einaudi e Bompiani) hanno affrontato – e in parte risolto - i problemi connessi alla stagnazione del mercato librario dopo gli anni Ottanta del Novecento. Si tratta di orientamenti diversi tanto in relazione ai criteri di selezione dei testi quanto alle modalità di recupero del pubblico. Da una parte abbiamo la collana Stile libero di Einaudi, aperta alle novità letterarie e prioritariamente rivolta ad un pubblico giovane e in costante evoluzione, dall’altra la generale tendenza di Bompiani alla selezione di autori affermati per un pubblico più stabile e tradizionale, nonostante, ovviamente, l’irriducibilità di ciascuno dei due marchi ad una sola di queste due tendenze: si pensi alla lunga durata e alla classicità del catalogo Einaudi e alle aperture di Bompiani verso esperienze letterarie originali. Il successo commerciale di entrambe prova che nel tentativo di ricostruzione di un rapporto proficuo (sia sotto il profilo culturale sia sotto quello economico) tra editore-libro-mercato-pubblico non esistono ricette pronte, e che le strade percorribili sono pertanto numerose.
Due modelli editoriali a confronto: Einaudi e Bompiani
SPERA LUCINDA
2004-01-01
Abstract
I casi-studio che vengono proposti intendono offrire la rappresentazione di due modelli attraverso cui editori-leader (nel caso specifico Einaudi e Bompiani) hanno affrontato – e in parte risolto - i problemi connessi alla stagnazione del mercato librario dopo gli anni Ottanta del Novecento. Si tratta di orientamenti diversi tanto in relazione ai criteri di selezione dei testi quanto alle modalità di recupero del pubblico. Da una parte abbiamo la collana Stile libero di Einaudi, aperta alle novità letterarie e prioritariamente rivolta ad un pubblico giovane e in costante evoluzione, dall’altra la generale tendenza di Bompiani alla selezione di autori affermati per un pubblico più stabile e tradizionale, nonostante, ovviamente, l’irriducibilità di ciascuno dei due marchi ad una sola di queste due tendenze: si pensi alla lunga durata e alla classicità del catalogo Einaudi e alle aperture di Bompiani verso esperienze letterarie originali. Il successo commerciale di entrambe prova che nel tentativo di ricostruzione di un rapporto proficuo (sia sotto il profilo culturale sia sotto quello economico) tra editore-libro-mercato-pubblico non esistono ricette pronte, e che le strade percorribili sono pertanto numerose.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.