Il libro si occupa della produzione romanzesca italiana di fine Seicento. Attraverso una documentazione di prima mano, lo studio dimostra l’esistenza di una cospicua e talvolta innovativa fioritura del genere anche dopo il 1670. L’analisi delle opere e degli apparati introduttivi è condotta tenendo conto di poetiche, fenomeni sociologici (pubblico, committenti, classe sociale degli scrittori) e meccanismi editoriali, giungendo all’identificazione di modelli di riferimento omogenei. Viene così smentita l’impressione di quel vuoto compositivo e teorico che sembrava precedere la più nota produzione narrativa settecentesca, inaspettatamente legata, per taluni aspetti, alle riflessioni dei romanzieri tardo-barocchi.
Il romanzo italiano del tardo Seicento
SPERA Lucinda
2000-01-01
Abstract
Il libro si occupa della produzione romanzesca italiana di fine Seicento. Attraverso una documentazione di prima mano, lo studio dimostra l’esistenza di una cospicua e talvolta innovativa fioritura del genere anche dopo il 1670. L’analisi delle opere e degli apparati introduttivi è condotta tenendo conto di poetiche, fenomeni sociologici (pubblico, committenti, classe sociale degli scrittori) e meccanismi editoriali, giungendo all’identificazione di modelli di riferimento omogenei. Viene così smentita l’impressione di quel vuoto compositivo e teorico che sembrava precedere la più nota produzione narrativa settecentesca, inaspettatamente legata, per taluni aspetti, alle riflessioni dei romanzieri tardo-barocchi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.