The paper investigates the role of language assessment processes and language tests in the current European and Italian context. The study particularly focuses on the Italian situation relating to the scenario opened since 2010, with a ministerial decree that links the possibility of obtaining a long-term residence permit to possession of an Italian language certification at A2 level. The paper discusses the choices that have characterized European and Italian language policy in the field of language learning, teaching and assessment since the appearance of the Common European Framework of Reference for Languages (2001). In this regard, strengths and criticalities of the CEFR are highlighted in relation to the impact of the CEFR on language testing and assessment processes. The paper analyses how the CEFR has only partially succeeded in promoting the quality of the language test and assessment, also in relation to the use of assessment tools, which are often used for different or unspecified purposes. In its final part, the paper reflects on the fairness and ethics of language tests, which are turning into tools that hinder social inclusion rather promoting language proficiency in a foreign language. In this regard, an analysis of the certification exams for L2 Italian is also proposed.

Il saggio analizza il ruolo dei processi di valutazione linguistica in L2 e dei test linguistici nell’attuale contesto europeo ed italiano. L’attenzione si concentra in particolare sulla situazione italiana e sullo scenario che si è aperto nel nostro Paese a partire dal 2010, con un decreto ministeriale che lega la possibilità di ottenere il permesso di lungo soggiorno al possesso di una certificazione linguistica di livello A2. Il saggio riflette sulle scelte che hanno caratterizzato le politiche linguistiche europee ed italiane in materia di apprendimento, insegnamento e valutazione linguistica a partire dalla pubblicazione del Quadro Comune Europeo di Riferimento (2001). Di tale documento, il saggio evidenzia i punti di forza ed insieme le criticità createsi in relazione all’impatto sui processi e gli strumenti della valutazione linguistica in L2. Il saggio evidenzia come il Quadro sia riuscito solo in parte a promuovere la qualità della valutazione linguistica, anche in materia di uso degli stessi strumenti di valutazione, spesso utilizzati per scopi diversi da quelli per i quali sono costruiti. Nella sua parte finale, il saggio riflette sull’equità e l’eticità dei test linguistici, test che da strumenti volti a favorire il diritto alla lingua e all’inclusione sociale si trasformano in veri e propri strumenti di potere. In relazione a ciò, il saggio analizza il caso degli esami di certificazione della lingua italiana come L2.

Test e certificazioni linguistiche; tra eticità, equità e responsabilità

Machetti S
2016-01-01

Abstract

The paper investigates the role of language assessment processes and language tests in the current European and Italian context. The study particularly focuses on the Italian situation relating to the scenario opened since 2010, with a ministerial decree that links the possibility of obtaining a long-term residence permit to possession of an Italian language certification at A2 level. The paper discusses the choices that have characterized European and Italian language policy in the field of language learning, teaching and assessment since the appearance of the Common European Framework of Reference for Languages (2001). In this regard, strengths and criticalities of the CEFR are highlighted in relation to the impact of the CEFR on language testing and assessment processes. The paper analyses how the CEFR has only partially succeeded in promoting the quality of the language test and assessment, also in relation to the use of assessment tools, which are often used for different or unspecified purposes. In its final part, the paper reflects on the fairness and ethics of language tests, which are turning into tools that hinder social inclusion rather promoting language proficiency in a foreign language. In this regard, an analysis of the certification exams for L2 Italian is also proposed.
2016
9788867191109
Il saggio analizza il ruolo dei processi di valutazione linguistica in L2 e dei test linguistici nell’attuale contesto europeo ed italiano. L’attenzione si concentra in particolare sulla situazione italiana e sullo scenario che si è aperto nel nostro Paese a partire dal 2010, con un decreto ministeriale che lega la possibilità di ottenere il permesso di lungo soggiorno al possesso di una certificazione linguistica di livello A2. Il saggio riflette sulle scelte che hanno caratterizzato le politiche linguistiche europee ed italiane in materia di apprendimento, insegnamento e valutazione linguistica a partire dalla pubblicazione del Quadro Comune Europeo di Riferimento (2001). Di tale documento, il saggio evidenzia i punti di forza ed insieme le criticità createsi in relazione all’impatto sui processi e gli strumenti della valutazione linguistica in L2. Il saggio evidenzia come il Quadro sia riuscito solo in parte a promuovere la qualità della valutazione linguistica, anche in materia di uso degli stessi strumenti di valutazione, spesso utilizzati per scopi diversi da quelli per i quali sono costruiti. Nella sua parte finale, il saggio riflette sull’equità e l’eticità dei test linguistici, test che da strumenti volti a favorire il diritto alla lingua e all’inclusione sociale si trasformano in veri e propri strumenti di potere. In relazione a ciò, il saggio analizza il caso degli esami di certificazione della lingua italiana come L2.
educazione linguistica
Italiano L2
certificazioni linguistiche
test di lingua
fairness in language testing
ethics in language testing
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