La storia del dogado fra Due e Trecento si può riassumere in un paio di passaggi e un motivo di fondo. Il primo passaggio rimanda ad una cesura istituzionale, vale a dire l’istituzione del comune e la strutturazione del dogado in podesterie a partire dalla fine del XII secolo, a cui corrisponde il progressivo slittamento dall’originario ordinamento policentrico di età ducale ad un sistema tendenzialmente gerarchico e coordinato dalla capitale Rialto (Venezia e le altre Venezie). Il secondo tornante rinvia ad una discontinuità nelle strutture mentali ed ideologiche dei popoli delle lagune, verificatasi in corrispondenza con le emergenze demografiche, belliche ed economiche della seconda metà del Trecento; esso coincide con una fase di smarrimento, per cui le altre Venezie si sentono improvvisamente altro da Venezia e poco rappresentate dal sistema. Il motivo di fondo, invece, è la coscienza delle terre minori del dogado di essere parte integrante di un sistema politico pluralistico e dialettico, seppure gerarchico e centralizzato: una entità polarizzata attorno a Rialto, eppure intimamente dialogica e multipolare, che della pluralità ha fatto il suo fondamento e la sua ragione storica.
Altre Venezie. Il Dogado veneziano nei secoli XIII e XIV (giurisdizione, territorio, giustizia e amministrazione)
ORLANDO E
2008-01-01
Abstract
La storia del dogado fra Due e Trecento si può riassumere in un paio di passaggi e un motivo di fondo. Il primo passaggio rimanda ad una cesura istituzionale, vale a dire l’istituzione del comune e la strutturazione del dogado in podesterie a partire dalla fine del XII secolo, a cui corrisponde il progressivo slittamento dall’originario ordinamento policentrico di età ducale ad un sistema tendenzialmente gerarchico e coordinato dalla capitale Rialto (Venezia e le altre Venezie). Il secondo tornante rinvia ad una discontinuità nelle strutture mentali ed ideologiche dei popoli delle lagune, verificatasi in corrispondenza con le emergenze demografiche, belliche ed economiche della seconda metà del Trecento; esso coincide con una fase di smarrimento, per cui le altre Venezie si sentono improvvisamente altro da Venezia e poco rappresentate dal sistema. Il motivo di fondo, invece, è la coscienza delle terre minori del dogado di essere parte integrante di un sistema politico pluralistico e dialettico, seppure gerarchico e centralizzato: una entità polarizzata attorno a Rialto, eppure intimamente dialogica e multipolare, che della pluralità ha fatto il suo fondamento e la sua ragione storica.File | Dimensione | Formato | |
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