La questione del grande rifiuto, della responsabilità e del grado di coinvolgimento di Venezia nella conquista ottomana di Otranto occupa da più di un secolo gli storici in appassionati dibattiti: Venezia si sarebbe piegata, o avrebbe addirittura favorito, l’invasione dello straniero e dell’infedele in Italia. Invero, sin dalla prima proposta avanzata a Venezia di una sua partecipazione all’invasione delle coste italiane e dalla stessa garbatamente respinta, il contegno della Serenissima era stato improntato alla massima accortezza e prudenza: il caposaldo era rimasto il rispetto pieno e tassativo degli accordi di pace e amicizia stabiliti con l’impero turco nel gennaio del 1479, a conclusione della lunga e onerosa guerra veneto-ottomana iniziata nel 1463. Da allora, con i tratti del più sano e pragmatico realismo, Venezia si era votata senza esitazioni al mantenimento di una pace che, seppur dura e per molti versi avvilente, aveva tuttavia ridato fiato ai commerci con il Levante mediterraneo. Le motivazioni della neutralità veneziana rimandavano, insomma, tutte, agli accordi stabiliti con l’impero nella pace del 1479 e alla lunga e dolorosa guerra cui quella pace aveva messo fine.
Venezia e la conquista turca di Otranto (1480-1481). Incroci, responsabilità, equivoci negli equilibri europei
ORLANDO E
2008-01-01
Abstract
La questione del grande rifiuto, della responsabilità e del grado di coinvolgimento di Venezia nella conquista ottomana di Otranto occupa da più di un secolo gli storici in appassionati dibattiti: Venezia si sarebbe piegata, o avrebbe addirittura favorito, l’invasione dello straniero e dell’infedele in Italia. Invero, sin dalla prima proposta avanzata a Venezia di una sua partecipazione all’invasione delle coste italiane e dalla stessa garbatamente respinta, il contegno della Serenissima era stato improntato alla massima accortezza e prudenza: il caposaldo era rimasto il rispetto pieno e tassativo degli accordi di pace e amicizia stabiliti con l’impero turco nel gennaio del 1479, a conclusione della lunga e onerosa guerra veneto-ottomana iniziata nel 1463. Da allora, con i tratti del più sano e pragmatico realismo, Venezia si era votata senza esitazioni al mantenimento di una pace che, seppur dura e per molti versi avvilente, aveva tuttavia ridato fiato ai commerci con il Levante mediterraneo. Le motivazioni della neutralità veneziana rimandavano, insomma, tutte, agli accordi stabiliti con l’impero nella pace del 1479 e alla lunga e dolorosa guerra cui quella pace aveva messo fine.File | Dimensione | Formato | |
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