Viene proposta una “buona pratica” didattica che rientra tra i nuovi approcci e metodologie didattiche fortemente auspicati dalla politica linguistica europea e che costituisce uno dei primi tentativi applicativi didattici del QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue) per promuovere il potenziamento della competenza in più lingue. MINERVA si situa infatti tra i progetti sviluppati negli ultimi dieci anni in ambito europeo che mirano a studiare l’intercomprensione non da un punto di vista linguistico, tipologico e comparativo, ma principalmente glottodidattico e glottomatetico, tramite proposte operative di guida all’intercomprensione. All’interno di questo gruppo di lavori ha poi una sua peculiare ambizione dal momento che non si limita a promuovere strategie di comprensione e di produzione allo scritto, sfruttando il sedimento romanzo presente oggi tra le lingue romanze a livello grafico, ma aspira ad occuparsi del parlato. Tale scelta originale si fonda su un duplice obiettivo: di educazione linguistica, risvegliando una coscienza delle similitudini linguistiche e culturali tra le differenti lingue romanze e sviluppando strategie di approccio alle LR in quanto abilità di studio e di autopromozione, e comunicativo in senso lato favorendo la formazione di una competenza pragmalinguistica indispensabile per la mobilità nell’Unione Europea.

Le buone pratiche nell'insegnamento dell'italiano lingua non materna. Intercomprensione e abilità parziali

BENUCCI A
2008-01-01

Abstract

Viene proposta una “buona pratica” didattica che rientra tra i nuovi approcci e metodologie didattiche fortemente auspicati dalla politica linguistica europea e che costituisce uno dei primi tentativi applicativi didattici del QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue) per promuovere il potenziamento della competenza in più lingue. MINERVA si situa infatti tra i progetti sviluppati negli ultimi dieci anni in ambito europeo che mirano a studiare l’intercomprensione non da un punto di vista linguistico, tipologico e comparativo, ma principalmente glottodidattico e glottomatetico, tramite proposte operative di guida all’intercomprensione. All’interno di questo gruppo di lavori ha poi una sua peculiare ambizione dal momento che non si limita a promuovere strategie di comprensione e di produzione allo scritto, sfruttando il sedimento romanzo presente oggi tra le lingue romanze a livello grafico, ma aspira ad occuparsi del parlato. Tale scelta originale si fonda su un duplice obiettivo: di educazione linguistica, risvegliando una coscienza delle similitudini linguistiche e culturali tra le differenti lingue romanze e sviluppando strategie di approccio alle LR in quanto abilità di studio e di autopromozione, e comunicativo in senso lato favorendo la formazione di una competenza pragmalinguistica indispensabile per la mobilità nell’Unione Europea.
2008
978-88-557-0104-4
intercomprensione
politica linguistica
approccio
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