La peste nera raggiunse Venezia probabilmente alla fine del gennaio 1348. La fase acuta e di più intensa mortalità si registrò tra marzo e giugno. Da allora la peste rimase endemica, colpendo Venezia con successive ondate di contagio anche nei decenni successivi. Il caos che ne seguì mise a dura prova l’esistenza stessa della città; che, tuttavia, seppe ogni volta risollevarsi e ripartire, anche se solo all’inizio del Cinquecento essa riuscì completamente ad invertire il trend negativo e a recuperare i valori demografici precedenti al flagello del 1348. Nonostante il trauma subito, che ne aveva scosso sin nelle fondamenta lo spirito e le attitudini, non perse mai di vista la rotta e l’obiettivo di rimettersi presto in sesto e ricominciare a calcare i mari con la stessa determinazione, fiducia e consapevolezza di sempre, sapendo ogni volta intervenire con efficacia «pro reparatione» delle strutture amministrative, associative e produttive della comunità e «pro fortificatione et conservatione status nostri».
«Quid plura? Tota civitas unum erat sepulcrum». La peste nera del 1348
ORLANDO E
2025-01-01
Abstract
La peste nera raggiunse Venezia probabilmente alla fine del gennaio 1348. La fase acuta e di più intensa mortalità si registrò tra marzo e giugno. Da allora la peste rimase endemica, colpendo Venezia con successive ondate di contagio anche nei decenni successivi. Il caos che ne seguì mise a dura prova l’esistenza stessa della città; che, tuttavia, seppe ogni volta risollevarsi e ripartire, anche se solo all’inizio del Cinquecento essa riuscì completamente ad invertire il trend negativo e a recuperare i valori demografici precedenti al flagello del 1348. Nonostante il trauma subito, che ne aveva scosso sin nelle fondamenta lo spirito e le attitudini, non perse mai di vista la rotta e l’obiettivo di rimettersi presto in sesto e ricominciare a calcare i mari con la stessa determinazione, fiducia e consapevolezza di sempre, sapendo ogni volta intervenire con efficacia «pro reparatione» delle strutture amministrative, associative e produttive della comunità e «pro fortificatione et conservatione status nostri».| File | Dimensione | Formato | |
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