Per il suo intreccio sapiente di simbolismo e impressionismo, L’assiuolo (Myricae, 1897) è una delle liriche più rappresentative della novità poetica di Giovanni Pascoli. Nei versi che lo compongono, infatti, le notazioni naturaliste del paesaggio vengono corrose da una fitta trama di rimandi simbolici, che fanno rivivere, in maniera quasi inconscia, all’io lirico il trauma infantile della perdita dei propri cari. Il presente contributo propone un commento alla lirica, inserita – mediante il raffronto con Spleen (da I fiori del male, 1a ed. 1857) di Charles Baudelaire – nel panorama simbolista europeo; un esame delle principali varianti del testo, dall’edizione del «Marzocco» a quella definitiva delle Myricae; un quadro sulla fortuna del componimento, musicato per canto e pianoforte nel 1907 dal compositore trentino Riccardo Zandonai.
Giovanni Pascoli, Myricae: L’assiuolo
De Bonis Benedetta
2019-01-01
Abstract
Per il suo intreccio sapiente di simbolismo e impressionismo, L’assiuolo (Myricae, 1897) è una delle liriche più rappresentative della novità poetica di Giovanni Pascoli. Nei versi che lo compongono, infatti, le notazioni naturaliste del paesaggio vengono corrose da una fitta trama di rimandi simbolici, che fanno rivivere, in maniera quasi inconscia, all’io lirico il trauma infantile della perdita dei propri cari. Il presente contributo propone un commento alla lirica, inserita – mediante il raffronto con Spleen (da I fiori del male, 1a ed. 1857) di Charles Baudelaire – nel panorama simbolista europeo; un esame delle principali varianti del testo, dall’edizione del «Marzocco» a quella definitiva delle Myricae; un quadro sulla fortuna del componimento, musicato per canto e pianoforte nel 1907 dal compositore trentino Riccardo Zandonai.| File | Dimensione | Formato | |
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