Pur partendo da posizioni diametralmente opposte, Henry Bauchau e Hans Baumann sono accomunati dalla delusione rispetto all’impegno politico e dalla volontà di riparare le proprie antiche ferite attraverso la letteratura. Lo scrittore belga e lo scrittore tedesco indagano il tema della guerra e la personalità del leader carismatico attraverso le figure di Gengis Khan e Alessandro Magno. Si interessano a questi personaggi negli stessi anni, con coincidenze letterarie tali da far pensare a una conoscenza reciproca tuttavia ancora non comprovata. Nel 1954 Baumann dedica al condottiero mongolo il romanzo per ragazzi Steppensöhne, mentre tra il 1954 e il 1955 Bauchau redige la pièce teatrale Gengis Khan. Successivamente, i due scrittori volgono il loro interesse verso la figura del monarca macedone, protagonista del romanzo per ragazzi Der große Alexanderzug e del dramma La Machination, rispettivamente del 1967 e del 1969. L’obiettivo del presente contributo è di indagare come – nel momento in cui l’Europa del secondo dopoguerra ricostruisce dalle macerie la propria identità – i due intellettuali elaborino, attraverso il mito, una riflessione sul destino di questa civiltà. A tale scopo, vengono prese in esame le valenze simboliche per l’Occidente delle figure di Gengis Khan e Alessandro Magno, le fonti dei due autori e i quattro testi letterari menzionati.
Miti europei in divenire: Gengis Khan e Alessandro Magno nell’opera di Henry Bauchau e Hans Baumann
De Bonis Benedetta
2020-01-01
Abstract
Pur partendo da posizioni diametralmente opposte, Henry Bauchau e Hans Baumann sono accomunati dalla delusione rispetto all’impegno politico e dalla volontà di riparare le proprie antiche ferite attraverso la letteratura. Lo scrittore belga e lo scrittore tedesco indagano il tema della guerra e la personalità del leader carismatico attraverso le figure di Gengis Khan e Alessandro Magno. Si interessano a questi personaggi negli stessi anni, con coincidenze letterarie tali da far pensare a una conoscenza reciproca tuttavia ancora non comprovata. Nel 1954 Baumann dedica al condottiero mongolo il romanzo per ragazzi Steppensöhne, mentre tra il 1954 e il 1955 Bauchau redige la pièce teatrale Gengis Khan. Successivamente, i due scrittori volgono il loro interesse verso la figura del monarca macedone, protagonista del romanzo per ragazzi Der große Alexanderzug e del dramma La Machination, rispettivamente del 1967 e del 1969. L’obiettivo del presente contributo è di indagare come – nel momento in cui l’Europa del secondo dopoguerra ricostruisce dalle macerie la propria identità – i due intellettuali elaborino, attraverso il mito, una riflessione sul destino di questa civiltà. A tale scopo, vengono prese in esame le valenze simboliche per l’Occidente delle figure di Gengis Khan e Alessandro Magno, le fonti dei due autori e i quattro testi letterari menzionati.| File | Dimensione | Formato | |
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