Il saggio è dedicato a Liane Mirette, attrice sedicente americana che, negli anni '20 del secolo scorso, approda a Torino, all'Ambrosio Film, presso la quale interpreta cinque film, tra cui Maschietta e Girandola di fuoco, ricoprendo l'insolito ruolo della flapper nel cinema muto italiano. La viandanza, il movimento dell'attrice italo-americana ha a che vedere, non solo con il suo viaggio dagli USA in Italia, ma anche con una certa fluidità del suo ruolo nel primo dei due titoli, di cui sono sottoposti ad analisi i paratesti, ossia riviste e periodici d'epoca consultati in archivi e siti, perlopiù afferenti al Museo del Cinema di Torino, da cui un corredo di fotografie, medaglioni, materiali promozionali, annunci di programmazione in sala, una recensione ecc., estremamente utili alla disamina, ma soprattutto i soli dodici minuti repertuali e archeologici ritrovati, conservati, restaurati e digitalizzati dalla Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Un contributo utile al buio e all'oblio in cui spesso si perdono e smarriscono le artiste e gli artisti della gloriosa cinematografia delle origini, italiana e internazionale in genere.
Una Maschietta a Torino. Liane Mirette, l'attrice del cinema muto italiano, oltre il canone e i confini
S. Carpiceci
2025-01-01
Abstract
Il saggio è dedicato a Liane Mirette, attrice sedicente americana che, negli anni '20 del secolo scorso, approda a Torino, all'Ambrosio Film, presso la quale interpreta cinque film, tra cui Maschietta e Girandola di fuoco, ricoprendo l'insolito ruolo della flapper nel cinema muto italiano. La viandanza, il movimento dell'attrice italo-americana ha a che vedere, non solo con il suo viaggio dagli USA in Italia, ma anche con una certa fluidità del suo ruolo nel primo dei due titoli, di cui sono sottoposti ad analisi i paratesti, ossia riviste e periodici d'epoca consultati in archivi e siti, perlopiù afferenti al Museo del Cinema di Torino, da cui un corredo di fotografie, medaglioni, materiali promozionali, annunci di programmazione in sala, una recensione ecc., estremamente utili alla disamina, ma soprattutto i soli dodici minuti repertuali e archeologici ritrovati, conservati, restaurati e digitalizzati dalla Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Un contributo utile al buio e all'oblio in cui spesso si perdono e smarriscono le artiste e gli artisti della gloriosa cinematografia delle origini, italiana e internazionale in genere.| File | Dimensione | Formato | |
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