Oggetto della ricerca sono le manifestazioni linguistiche delle relazioni di causa-effetto nelle porzioni di testo espositivo-esplicative nei manuali per l’università, al fine di delineare alcuni tratti dell’italiano scritto accademico. Il lavoro è stato condotto sulla campionatura di un corpus linguistico attinto da manuali di due ambiti disciplinari (giuridico ed economico): da questi sono state estrapolate porzioni di testo che presentassero caratteristiche confrontabili e che permettessero la raccolta di dati rappresentativi. Per l’analisi si è scelto di lavorare in particolare sulle relazioni di motivazione, causa e motivo (Rosi 2022; Ferrari 2014), ponendo l’attenzione su eventuali convergenze o divergenze nella realizzazione dei fenomeni. Innanzitutto si sono individuate delle tendenze affini nelle due discipline, e in particolare si nota che la relazione causale viene espletata preferenzialmente dai connettivi, in subordinazione e in giustapposizione; sono meno impiegate le costruzione imperniate su parole morfologicamente libere come nomi e verbi di significato causale, ma rappresentano comunque una fenomenologia di un certo interesse. Si possono inoltre notare alcune differenze legate alle diverse esigenze e tradizioni di scrittura dei due linguaggi settoriali: nell'ambito del diritto, la subordinazione gioca un ruolo centrale nella gestione della causalità, rispondendo ai tratti specifici del linguaggio giuridico; nelle discipline economiche, invece, emergono in modo più marcato le caratteristiche dei testi tecnico-scientifici, con un equilibrio tra subordinazione e giustapposizione e una spinta verso costruzioni deagnntivizzanti. Per quanto riguarda i nomi e i verbi con valore causale (ragione, causa, derivare, spiegare, ecc.), nonostante siano meno sfruttati rispetto alle forme di connessione tradizionali, rappresentano un tipo di manifestazione linguistica di grande rilievo, fungendo da operatori logici decisivi al confine tra frase e testo; inoltre, si può notare un progressivo aumento delle strutture imperniate su nomi e verbi causali con il progredire dei contenuti dei libri di testo di entrambe le discipline: in particolare, si nota che, man mano che gli argomenti diventano più tecnici, aumenta l'uso di metafore coerenti (Prandi 2021) realizzate attraverso i verbi, che acquisiscono un significato causale nel contesto tecnico.

Per una definizione dell'italiano scritto accademico: le relazioni di causa-effetto nei manuali per l'università / Bottana, Sara. - (2025 Jun 25).

Per una definizione dell'italiano scritto accademico: le relazioni di causa-effetto nei manuali per l'università

Bottana Sara
2025-06-25

Abstract

Oggetto della ricerca sono le manifestazioni linguistiche delle relazioni di causa-effetto nelle porzioni di testo espositivo-esplicative nei manuali per l’università, al fine di delineare alcuni tratti dell’italiano scritto accademico. Il lavoro è stato condotto sulla campionatura di un corpus linguistico attinto da manuali di due ambiti disciplinari (giuridico ed economico): da questi sono state estrapolate porzioni di testo che presentassero caratteristiche confrontabili e che permettessero la raccolta di dati rappresentativi. Per l’analisi si è scelto di lavorare in particolare sulle relazioni di motivazione, causa e motivo (Rosi 2022; Ferrari 2014), ponendo l’attenzione su eventuali convergenze o divergenze nella realizzazione dei fenomeni. Innanzitutto si sono individuate delle tendenze affini nelle due discipline, e in particolare si nota che la relazione causale viene espletata preferenzialmente dai connettivi, in subordinazione e in giustapposizione; sono meno impiegate le costruzione imperniate su parole morfologicamente libere come nomi e verbi di significato causale, ma rappresentano comunque una fenomenologia di un certo interesse. Si possono inoltre notare alcune differenze legate alle diverse esigenze e tradizioni di scrittura dei due linguaggi settoriali: nell'ambito del diritto, la subordinazione gioca un ruolo centrale nella gestione della causalità, rispondendo ai tratti specifici del linguaggio giuridico; nelle discipline economiche, invece, emergono in modo più marcato le caratteristiche dei testi tecnico-scientifici, con un equilibrio tra subordinazione e giustapposizione e una spinta verso costruzioni deagnntivizzanti. Per quanto riguarda i nomi e i verbi con valore causale (ragione, causa, derivare, spiegare, ecc.), nonostante siano meno sfruttati rispetto alle forme di connessione tradizionali, rappresentano un tipo di manifestazione linguistica di grande rilievo, fungendo da operatori logici decisivi al confine tra frase e testo; inoltre, si può notare un progressivo aumento delle strutture imperniate su nomi e verbi causali con il progredire dei contenuti dei libri di testo di entrambe le discipline: in particolare, si nota che, man mano che gli argomenti diventano più tecnici, aumenta l'uso di metafore coerenti (Prandi 2021) realizzate attraverso i verbi, che acquisiscono un significato causale nel contesto tecnico.
25-giu-2025
XXXVII
Linguistica Storica, Linguistica Educativa e Italianistica. L'italiano, le altre lingue e culture
Linguistica testuale; italiano accademico; coerenza; linguistica italiana;
PALERMO, Massimo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14091/17026
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