Il saggio, pubblicato all'interno di un voluminoso dizionario uscito, in duplice edizione e lingua, italiano e francese, in occasione dei 50 anni dalla scomparsa di Vittorio De Sica, si sofferma in particolare sul rapporto di grande stima e proficua realizzazione che, negli anni '50 e '60, si instaura tra il regista e la grande attrice Silvana Mangano, lungo il solco di una metamorfosi dell'ex maggiorata fisica che, già a distanza di soli 5 anni da Riso amaro (1949), abbandona la formosa mondina del vercellese per interpretare la longilinea prostituta dell'episodio dell'Oro di Napoli (1954) che porta il suo nome, Teresa, segnando già in questa centralità di genere un cambiamento cinematografico - non il solo né l'unico, se pensiamo al finale del suddetto - rispetto al testo letterario di Giuseppe Marotta a cui si ispira. Oltre all'analisi di questo episodio, nel saggio si fa riferimento anche agli altri due ruoli di moglie alto-borghese che, nel Giudizio universale (1961) e in Una sera come le altre (1967, ep. delle Streghe), la Mangano interpreta con verve comica, oltreché grottesca e amara.
Silvana Mangano
s. Carpiceci
2024-01-01
Abstract
Il saggio, pubblicato all'interno di un voluminoso dizionario uscito, in duplice edizione e lingua, italiano e francese, in occasione dei 50 anni dalla scomparsa di Vittorio De Sica, si sofferma in particolare sul rapporto di grande stima e proficua realizzazione che, negli anni '50 e '60, si instaura tra il regista e la grande attrice Silvana Mangano, lungo il solco di una metamorfosi dell'ex maggiorata fisica che, già a distanza di soli 5 anni da Riso amaro (1949), abbandona la formosa mondina del vercellese per interpretare la longilinea prostituta dell'episodio dell'Oro di Napoli (1954) che porta il suo nome, Teresa, segnando già in questa centralità di genere un cambiamento cinematografico - non il solo né l'unico, se pensiamo al finale del suddetto - rispetto al testo letterario di Giuseppe Marotta a cui si ispira. Oltre all'analisi di questo episodio, nel saggio si fa riferimento anche agli altri due ruoli di moglie alto-borghese che, nel Giudizio universale (1961) e in Una sera come le altre (1967, ep. delle Streghe), la Mangano interpreta con verve comica, oltreché grottesca e amara.File | Dimensione | Formato | |
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