Paraliterature is an academic term for genre literature, the category of written works relegated to the margins of recognized literature and often dismissed as subliterary. Thus it includes many modern forms of popular fiction as children’s tales and women’s romance stories. Our paper addresses some aspects concerning the use of literary anthroponyms, showing the relationship between meaning and reference. Carolina Invernizio is known for her numerous popular novels who often have opposite female characters, also underlined by allusive names. In the famous children’s tale Cuore (Edmondo De Amicis), pupils surnames are selected and attributed on the grounds of a transparent and specific distribution of roles and functions. The “queen” of the romance novel in Italy named Liala portrays charming heroines whose exotic and extraordinary first names are in accordance with the universe she creates. Finally, Federico Moccia’s stereotyped teenage boys and girls use current youth slang and are always called by nickname or hypocoristic, the familiar or truncated form of the proper name.

SINTESI. Nella letteratura di genere (o “paraletteratura”) la relazione fra i nomi dei personaggi e il ruolo che essi assumono nella dinamica narrativa appare più trasparente e immediatamente comprensibile che nei testi letterari canonici. In questo contributo vengono esaminate le scelte onomastiche di quattro autori, rappresentativi di varie fasi del periodo postunitario e di diversi generi di consumo. Carolina Invernizio, esponente del romanzo d’appendice ottocentesco, presenta un’onomastica fittizia che sottolinea il vistoso dualismo tra protagonista e antagonista; Edmondo De Amicis nel celebre libro Cuore assegna cognomi significativi (e facilmente memorizzabili dai piccoli lettori) agli scolari protagonisti del suo romanzo; Liala, campionessa della letteratura rosa, preferisce per le sue stereotipate eroine nomi esotici, eufonici e molto rari, adatti all’universo di sogno che crea per le sue lettrici. Federico Moccia, infine, autore di best seller ascrivibili alla contemporanea teen-lit, adotta ipocoristici che marcano l’ambiente e il tono giovanile che figura con insistenza nei suoi racconti.

Onomastica (para)letteraria. Stereotipia e ipercaratterizzazione nelle scritture di genere

RICCI L
2012-01-01

Abstract

Paraliterature is an academic term for genre literature, the category of written works relegated to the margins of recognized literature and often dismissed as subliterary. Thus it includes many modern forms of popular fiction as children’s tales and women’s romance stories. Our paper addresses some aspects concerning the use of literary anthroponyms, showing the relationship between meaning and reference. Carolina Invernizio is known for her numerous popular novels who often have opposite female characters, also underlined by allusive names. In the famous children’s tale Cuore (Edmondo De Amicis), pupils surnames are selected and attributed on the grounds of a transparent and specific distribution of roles and functions. The “queen” of the romance novel in Italy named Liala portrays charming heroines whose exotic and extraordinary first names are in accordance with the universe she creates. Finally, Federico Moccia’s stereotyped teenage boys and girls use current youth slang and are always called by nickname or hypocoristic, the familiar or truncated form of the proper name.
2012
SINTESI. Nella letteratura di genere (o “paraletteratura”) la relazione fra i nomi dei personaggi e il ruolo che essi assumono nella dinamica narrativa appare più trasparente e immediatamente comprensibile che nei testi letterari canonici. In questo contributo vengono esaminate le scelte onomastiche di quattro autori, rappresentativi di varie fasi del periodo postunitario e di diversi generi di consumo. Carolina Invernizio, esponente del romanzo d’appendice ottocentesco, presenta un’onomastica fittizia che sottolinea il vistoso dualismo tra protagonista e antagonista; Edmondo De Amicis nel celebre libro Cuore assegna cognomi significativi (e facilmente memorizzabili dai piccoli lettori) agli scolari protagonisti del suo romanzo; Liala, campionessa della letteratura rosa, preferisce per le sue stereotipate eroine nomi esotici, eufonici e molto rari, adatti all’universo di sogno che crea per le sue lettrici. Federico Moccia, infine, autore di best seller ascrivibili alla contemporanea teen-lit, adotta ipocoristici che marcano l’ambiente e il tono giovanile che figura con insistenza nei suoi racconti.
onomastica
letteratura di consumo
De Amicis
Invernizio
Liala
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