The essay reconstructs some important issues in the language teaching field for the diffusion of Italian among foreigners. The linguistic dynamics of migration (relating to both emigration and foreign immigration), the institutional strategies for the diffusion of the language, the state of the methodologies for teaching the language to foreigners define a landscape characterized by a strong dynamism whose results invest the language teaching plan. From this derives the drive to search for a theoretical-methodological paradigm on the one hand in harmony with the models generally widespread in the world, and on the other capable of being adequate to the specific characteristics of the Italian language as an object of teaching / learning. In particular, the role of the Common European Framework of Reference for Languages ​​(2001), of the Council of Europe, which has become the main reference for language teaching actions, is examined. The Common Framework has become a point of reference not only for the languages ​​of the countries adhering to the Council of Europe, but on a global level. In this context, Italian-centered language teaching actions in the world have increasingly shared the same ground of theoretical and methodological references, with positive effects on the quality of Italian-centered language teaching.

Il contributo ricostruisce alcuni momenti che hanno determinato lo stato attuale delle questioni della diffusione dell’italiano fra gli stranieri, con una particolare attenzione alla dimensione didattico-linguistica. Le dinamiche linguistiche migratorie (relative sia all’emigrazione, sia all’immigrazione straniera), le strategie istituzionali per la diffusione della lingua, lo stato delle metodologie per l’insegnamento della lingua agli stranieri definiscono un panorama caratterizzato da un forte dinamismo i cui esiti investono il piano glottodidattico. Da ciò deriva alla glottodidattica italiana la spinta alla ricerca di un paradigma teorico-metodologico da un lato in sintonia con i modelli generalmente diffusi nel mondo, e dall’altro capace di risultare adeguato alle specifiche caratteristiche della lingua italiana in quanto oggetto di insegnamento / apprendimento. In particolare, viene esaminato il ruolo del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (2001), realizzato dal Consiglio d’Europa e diventato il maggiore riferimento per le azioni di didattica linguistica. Il Quadro Comune è diventato un punto di riferimento non solo per le lingue dei paesi aderenti al Consiglio d’Europa, ma a livello globale. In tale contesto, le azioni di didattica linguistica centrate sull’italiano nel mondo si sono trovate a condividere in modo sempre più esteso uno stesso terreno condiviso di riferimenti teoretici e metodologici, con indubbi effetti positivi sulla qualità della glottodidattica centrata sull’italiano.

L'italiano degli stranieri, l'italiano fuori d'Italia (dall'Unità)

VEDOVELLI M
2016-01-01

Abstract

The essay reconstructs some important issues in the language teaching field for the diffusion of Italian among foreigners. The linguistic dynamics of migration (relating to both emigration and foreign immigration), the institutional strategies for the diffusion of the language, the state of the methodologies for teaching the language to foreigners define a landscape characterized by a strong dynamism whose results invest the language teaching plan. From this derives the drive to search for a theoretical-methodological paradigm on the one hand in harmony with the models generally widespread in the world, and on the other capable of being adequate to the specific characteristics of the Italian language as an object of teaching / learning. In particular, the role of the Common European Framework of Reference for Languages ​​(2001), of the Council of Europe, which has become the main reference for language teaching actions, is examined. The Common Framework has become a point of reference not only for the languages ​​of the countries adhering to the Council of Europe, but on a global level. In this context, Italian-centered language teaching actions in the world have increasingly shared the same ground of theoretical and methodological references, with positive effects on the quality of Italian-centered language teaching.
2016
978-3-11036036-3
Il contributo ricostruisce alcuni momenti che hanno determinato lo stato attuale delle questioni della diffusione dell’italiano fra gli stranieri, con una particolare attenzione alla dimensione didattico-linguistica. Le dinamiche linguistiche migratorie (relative sia all’emigrazione, sia all’immigrazione straniera), le strategie istituzionali per la diffusione della lingua, lo stato delle metodologie per l’insegnamento della lingua agli stranieri definiscono un panorama caratterizzato da un forte dinamismo i cui esiti investono il piano glottodidattico. Da ciò deriva alla glottodidattica italiana la spinta alla ricerca di un paradigma teorico-metodologico da un lato in sintonia con i modelli generalmente diffusi nel mondo, e dall’altro capace di risultare adeguato alle specifiche caratteristiche della lingua italiana in quanto oggetto di insegnamento / apprendimento. In particolare, viene esaminato il ruolo del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (2001), realizzato dal Consiglio d’Europa e diventato il maggiore riferimento per le azioni di didattica linguistica. Il Quadro Comune è diventato un punto di riferimento non solo per le lingue dei paesi aderenti al Consiglio d’Europa, ma a livello globale. In tale contesto, le azioni di didattica linguistica centrate sull’italiano nel mondo si sono trovate a condividere in modo sempre più esteso uno stesso terreno condiviso di riferimenti teoretici e metodologici, con indubbi effetti positivi sulla qualità della glottodidattica centrata sull’italiano.
Glottodidattica
emigrazione
lingue immigrate
language teaching
emigration
Immigrant languages
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