When we talk about the “wine vernacular of the young”, an expression that seems to be of great concern with the wine industry, we are actually (perhaps unconsciously) producing a series of fundamental sociological and semiotic implications with blurred contours we should rather try and keep well defined. For example: what do we mean by “the young”? Do they or do they not have their own language? Is there a difference between a language “for” and a language “of” the young? In order to answer those questions we choose to take into account an element often scarcely considered – the fact that contemporary aversion to fakery impacts on discourse about the product.

Quando parliamo di “lingua del vino dei giovani”, un'espressione che sembra preoccupare molto l'industria del vino, in realtà stiamo producendo (forse inconsapevolmente) una serie di fondamentali implicazioni sociologiche e semiotiche dai contorni sfumati che dovremmo piuttosto cercare di mantenere ben definiti. Ad esempio: cosa intendiamo per “giovani”? Hanno o non hanno una loro lingua? C'è differenza tra una lingua “per” e una lingua “dei” giovani? Per rispondere a queste domande abbiamo scelto di prendere in considerazione un elemento spesso poco considerato: il fatto che l'avversione contemporanea per l'artificialità si ripercuote sul discorso relativo al prodotto.

Vino e giovani: due possibili volti della ribellione a una norma. Alcune considerazioni sulle nuove forme di comunicazione del vino

Elvio Ancona
2024-01-01

Abstract

When we talk about the “wine vernacular of the young”, an expression that seems to be of great concern with the wine industry, we are actually (perhaps unconsciously) producing a series of fundamental sociological and semiotic implications with blurred contours we should rather try and keep well defined. For example: what do we mean by “the young”? Do they or do they not have their own language? Is there a difference between a language “for” and a language “of” the young? In order to answer those questions we choose to take into account an element often scarcely considered – the fact that contemporary aversion to fakery impacts on discourse about the product.
2024
978-88-7557-820-6
Quando parliamo di “lingua del vino dei giovani”, un'espressione che sembra preoccupare molto l'industria del vino, in realtà stiamo producendo (forse inconsapevolmente) una serie di fondamentali implicazioni sociologiche e semiotiche dai contorni sfumati che dovremmo piuttosto cercare di mantenere ben definiti. Ad esempio: cosa intendiamo per “giovani”? Hanno o non hanno una loro lingua? C'è differenza tra una lingua “per” e una lingua “dei” giovani? Per rispondere a queste domande abbiamo scelto di prendere in considerazione un elemento spesso poco considerato: il fatto che l'avversione contemporanea per l'artificialità si ripercuote sul discorso relativo al prodotto.
semiotics, oeanogrammatology, wine vernacular, natural wine, logotechnique
semiotica, enogrammatologia, lingua del vino, vino naturale, logotecnica
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
COSTELLAZIONI 24 Ancona-compresso.pdf

non disponibili

Descrizione: pre-print layout definitivo
Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione 538.93 kB
Formato Adobe PDF
538.93 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14091/11821
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
social impact