L’intera opera di Rovani ha affrontato il rapporto tra potere e società. Nei primi romanzi storici (Lamberto Malatesta, Valenzia Candiano, Manfredo Palavicino) l’autore ha messo in evidenza i conflitti primari su cui poggia la realtà politico-istituzionale dell’Italia moderna. In Cento anni e ne La Libia d’oro l’analisi si sposta verso il funzionamento politico-sociale della famiglia, intesa come nucleo fondativo della Milano contemporanea, ma anche, in senso più ampio, come aggregazione di uomini spinti da un comune sentire e da uno stesso ideale, tra cui, specialmente, gli artisti. Il contributo intende analizzare in chiave “archeologica” La Libia d’oro di Rovani. Vale a dire, recuperare i fenomeni costitutivi del discorso rivoluzionario rovaniano come discorso fondante di una contro-cultura giovanile nella Milano del Secondo Ottocento. Saranno oggetto d’indagine il legame tra il capolavoro maggiore e il nuovo romanzo, l’impostazione narrativa del nuovo lavoro sulla base delle riflessioni dell’autore sullo statuto del suo romanzo, il ruolo dei personaggi, la vasta geografia del potere e della cultura d’Europa, la semantica sovversiva e soprattutto il quadro storico-politico e culturale che ne emerge.
Archeologia del contropotere giovanile: La Libia d'oro di Giuseppe Rovani.
Alejandro Patat
2023-01-01
Abstract
L’intera opera di Rovani ha affrontato il rapporto tra potere e società. Nei primi romanzi storici (Lamberto Malatesta, Valenzia Candiano, Manfredo Palavicino) l’autore ha messo in evidenza i conflitti primari su cui poggia la realtà politico-istituzionale dell’Italia moderna. In Cento anni e ne La Libia d’oro l’analisi si sposta verso il funzionamento politico-sociale della famiglia, intesa come nucleo fondativo della Milano contemporanea, ma anche, in senso più ampio, come aggregazione di uomini spinti da un comune sentire e da uno stesso ideale, tra cui, specialmente, gli artisti. Il contributo intende analizzare in chiave “archeologica” La Libia d’oro di Rovani. Vale a dire, recuperare i fenomeni costitutivi del discorso rivoluzionario rovaniano come discorso fondante di una contro-cultura giovanile nella Milano del Secondo Ottocento. Saranno oggetto d’indagine il legame tra il capolavoro maggiore e il nuovo romanzo, l’impostazione narrativa del nuovo lavoro sulla base delle riflessioni dell’autore sullo statuto del suo romanzo, il ruolo dei personaggi, la vasta geografia del potere e della cultura d’Europa, la semantica sovversiva e soprattutto il quadro storico-politico e culturale che ne emerge.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Archeologia del contropotere giovanile, La Libia d'oro, Rovani.pdf
non disponibili
Licenza:
Dominio pubblico
Dimensione
302.88 kB
Formato
Adobe PDF
|
302.88 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.