È solo nella seconda metà del XIII secolo che si avviano, anche a Venezia, le serie dei registri delle delibere consigliari. La produzione seriale di tali registri si inserisce in un contesto di profonde trasformazioni delle strutture comunali, che determinarono anche la sperimentazione di tecniche e format scrittori più agili e funzionali all’attività di consigli, magistrature e uffici, rapidamente aumentati di numero e in via di progressiva definizione. Di fronte a un tale dinamismo, certe forme più tradizionali di produzione scrittoria furono rapidamente surclassate dalla rapida diffusione delle scritture aperte e correnti: a farne le spese furono soprattutto le scritture in forma di libro chiuso, come gli statuti o i libri pactorum. A nulla valsero taluni tentativi di resistenza di fronte alle novità e alle loro implicazioni politiche e ideologiche; a finire sulle barricate ci fu anche un doge della grandezza di Andrea Dandolo, che tuttavia ben poco poté a fronte di un panorama – politico, costituzionale e documentario – in via di rapido mutamento.
Le scritture in registro dei consigli del comune lagunare
Ermanno Orlando
2023-01-01
Abstract
È solo nella seconda metà del XIII secolo che si avviano, anche a Venezia, le serie dei registri delle delibere consigliari. La produzione seriale di tali registri si inserisce in un contesto di profonde trasformazioni delle strutture comunali, che determinarono anche la sperimentazione di tecniche e format scrittori più agili e funzionali all’attività di consigli, magistrature e uffici, rapidamente aumentati di numero e in via di progressiva definizione. Di fronte a un tale dinamismo, certe forme più tradizionali di produzione scrittoria furono rapidamente surclassate dalla rapida diffusione delle scritture aperte e correnti: a farne le spese furono soprattutto le scritture in forma di libro chiuso, come gli statuti o i libri pactorum. A nulla valsero taluni tentativi di resistenza di fronte alle novità e alle loro implicazioni politiche e ideologiche; a finire sulle barricate ci fu anche un doge della grandezza di Andrea Dandolo, che tuttavia ben poco poté a fronte di un panorama – politico, costituzionale e documentario – in via di rapido mutamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.